CATANZARO – Un Festival multi-culturale che valorizzi e comunichi l’identità storico-culturale del territorio che abbraccia la vallata tra Soveria Simeri e Simeri Crichi, e che Cronache e documenti vogliono essere “l’antica città Trischene”. E’ questo l’obiettivo del “MoMe Festival – Momenti di Memoria”, progetto presentato a valere sull’avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e ambientali per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria (Annualità 2017 – Tipologia D), realizzato con il Patrocinio di Unione Europea, Regione Calabria, Comune di Simeri Crichi e Soveria Simeri. L’intento della manifestazione che si svolgerà nel prossimo mese di marzo è proprio quello mettere in risalto la storia di questo territorio e la produzione culturale che di questo Sud si nutre, prodotti culturali che riescono con un linguaggio contemporaneo e innovativo a riscattare l’identità di un sud troppo spesso demonizzato e depauperizzato dalla cultura dominante.
C’è da chiedersi, ad esempio, in quanti sanno che notizie desunte da due Cronache, riferiscono che tre sorelle di Priamo (Aethilla, Astyoche e Medesicaste), scampate alla rovine di Troia, approdarono a Uria, nei pressi di Sellia Marina e ivi edificarono tre tabernacoli (Treis Schenè). Origini lontane, ma certamente greche, comprovate dal ritrovamento di scheletri putrificati e oggetti loro posti accanto, di monete con sul dritto due o tre tabernacoli e sul rovescio il Minotauro. Il Comprensorio, nel Medioevo, godette di qualche importanza e, come si racconta, Simeri, nucleo originario, fu sede di un ducato. In questo piccolo borgo nato dalla fusione di due centri abitati, si conservano antichi reperti archeologici i resti del Castello, risalente al X sec., della Chiesa Collegiata e del Convento dei Cappuccini. Secondo alcuni racconti, riportati da alcune persone anziane, una galleria congiungeva Soveria con il troncone originario di Simeri. Soveria Simeri ha dato i natali all’ultima donna processata per stregoneria, la cui vicenda non solo ha messo in luce la finezza dell’avvocato Raffaelli rinomato legale nativo di Catanzaro, ma ha tanto impressionato l’allora re Ferdinando IV e il ministro Tanucci al punto che da quel momento fu abolito il reato di stregoneria prima nel regno delle Due Sicilie e poi in tutta Italia.
Quello con il “MoMe Festival – Momenti di Memoria” è un appuntamento da non perdere, quindi, che si svilupperà in una rete di eventi artistici, luoghi archeologici, borghi e cultura: appuntamenti di letteratura, musica, teatro, cinema, visual art, street art, cantieri artistici di formazione, trekking urbano e naturalistico, attività dislocate nelle sedi archeologiche e nei borghi di Soveria Simeri e Simeri Crichi e prevedono il coinvolgimento delle associazioni e dei produttori locali. Nei prossimi giorni saranno inoltrate comunicazioni più dettagliate in merito all’organizzazione e alla programmazione.

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