STALETTÌ – La storia con i Pooh è definitivamente chiusa dal 2016. Ma Roby Facchinetti continua il suo impegno musicale da solista portando in giro i favolosi brani dello storico gruppo. Come nel live realizzato a Stalettì, venerdì scorso, nel piazzale dello splendido convento di San Gregorio. Il concerto è stato organizzato dall’amministrazione comunale di Stalettì dalla Pro Loco e dal comitato spontaneo “Pro Roby Facchinetti”, che sono riusciti nell’impresa nel bel mezzo dell’estate calabrese. Un evento di alto livello, che ha richiamato nel centro ionico oltre 5000 spettatori: un pubblico variegato e ordinato, accorso già dal primo pomeriggio per assistere pure alle prove del leader dei Pooh. Roby Facchinetti ha eseguito il repertorio del noto gruppo con i più grandi successi e diversi brani da solista. Da “Chi fermerà la musica” ad “Amici per sempre”, passando per “Tanta voglia di lei” e “Pensiero”, brani che sono diventate pietre miliari della musica leggera italiana. A fine concerto l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alfonso Mercurio, ha voluto ringraziare pubblicamente Roby Facchinetti per la splendida esibizione, facendogli dono di una ceramica raffigurante gli scorci più belli di Stalettì. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Grillone, ideatore dell’evento e amico personale di Roby, dal canto suo, ha consegnato all’artista un premio alla carriera realizzato dall’orafo squillacese Luigi Mungo. Era presente una troupe televisiva de “La C”, guidata da Domenico Milani, che ha anche presentato il concerto sul palco. L’evento è stato trasmesso in diretta da Radio Valentina. Intanto, a seguito delle indiscrezioni apparse in questi giorni sui social e sulla stampa, si è appreso che Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio (l batterista dei Pooh) hanno confermato proprio in queste ore che da ormai quattro anni stanno lavorando al progetto di una nuova opera dedicata a Parsifal. Un lavoro che, come affermano i due artisti, è «frutto di una nostra nuova fantasia alimentata dalla voglia di raccontare e rendere umano l’eroe, già tratteggiato da Facchinetti e Negrini nel 1973 nell’omonimo brano dei Pooh».

Carmela Commodaro

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