“Fiaccolata rumorosa”, a Vallefiorita, partita dalla parrocchia e culminata davanti alla panchina rossa. Vallefiorita dice “no” alla violenza contro le donne. Lo ha fatto con una “fiaccolata rumorosa” che dal piazzale antistante la chiesa di San Sergio e Soci ha raggiunto la “panchina rossa” collocata davanti al palazzo municipale.
Donne, uomini, famiglie, soprattutto tanti giovani, hanno sfilato in corteo assieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, della parrocchia, della Pro loco, della cooperativa “Liberamente” e dell’Avis.
Società civile e istituzioni assieme a fare da megafono contro “un sopruso” non più tollerabile da nessuno.
Vallefiorita, ancora una volta sensibile verso il fenomeno violenza contro le donne, lo grida forte, anche con i tanti striscioni che hanno accompagnato la marcia.
«Giulia è stata l’ultima, fermiamo l’abominio» il messaggio racchiuso nelle candele illuminanti, nei tamburi rumoreggianti e nella rosa rossa poggiata sulla panchina.
È vero, Giulia è stata l’ultima.
Ma prima di lei è toccato ad altre 106 donne.
I loro nomi, scanditi ad alta voce, riecheggiavano nel silenzio della riflessione.
Nomi partiti dal cuore di chi c’era e che hanno raggiunto il cuore di tutti.
«Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima», Vallefiorita lo ha gridato forte.
Carmela Commodaro

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