Dopo l’incidente che ha visto la morte del lavoratore di San Pietro Apostolo, dopo poche ore cade a Lamezia Terme  un’altra vittima suo luoghi di lavoro. Ormai la media in Italia di tre morti al giorno è così scontata che c’è su questo tema una assuefazione che poi porta alla rassegnazione e alla dimenticanza. Senza la giusta e sacrosanta battaglia della CGIL  degli interventi continui dei Presidenti della Repubblica, su questo tema hanno esercitato il Potere di veto sospensivo sia Napolitano che Mattarella questa piaga probabilmente come tante tragedie italiane sarebbe finita nell’oblio. Ormai la logica specie nel settore edile del vincere l’appalto concorrendo su una corsa al massimo ribasso, per rientrare nei costi sacrifica tutte le importanti misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, trasformando la vita dei lavoratori in merce da utilizzare come qualsiasi altra merce. La Riforma del Codice degli appalti voluta da Salvini con la possibilità di favorire sub appalti a catena non farà altro che accentuare questa carneficina, bisogna riprendere una battaglia seria su un tema che proietta l’Italia in una classifica macabra di paese non fondato sul lavoro ma sulla insicurezza nei luoghi di lavoro.

 Felice Caristo tesserato pd

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