Un ricco evento che si è articolato in modo vario per dire “no alla guerra e alle armi” si è svolto a Squillace su iniziativa del Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia, ente voluto dall’amministrazione comunale squillacese e presieduto dal professore Armin Wolf, della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone, dell’associazione culturale La Pigna e della parrocchia S. Maria Assunta con il patrocinio del Comune. L’inizio della manifestazione è stato caratterizzato dalla mostra fotografica, dal titolo “L’infanzia rubata, la guerra negli occhi” allestita sulla scalinata della Casa delle Culture. Le foto esposte sono state scattate dal famoso fotografo toscano Pino Bertelli, il quale attraverso la sua macchina fotografica ha realizzato un vero e proprio atto di accusa contro i conflitti che stanno dilaniando il mondo e lanciato soprattutto un monito a non chiudere gli occhi di fronte allo sguardo inerme dei tanti bambini vittime, ogni giorno, delle barbarie delle guerre. Nella sala conferenze della Casa delle Culture, l’assessore alla programmazione e turismo Franco Caccia ha rimarcato la scelta operata dal Comune di Squillace di facilitare una riflessione a più voci e con linguaggi diversi su un tema di scottante attualità ma che ha origini antiche. Proprio sul tema delle origini si è soffermato l’intervento del prof. Salvatore Mongiardo, direttore del Centro studi e ricerche sulla Prima Italia, il quale ha rimarcato la centralità della Calabria. «Millenni fa in Calabria e altrove – ha precisato Mongiardo – le popolazioni neolitiche guidate dalle madri vivevano felici in comunità e senza armi: oggi dobbiamo riprendere quel modello non competitivo che aiuta tutti a vivere senza violenza. Un mondo senza armi si può realizzare se lo desideriamo veramente e se metteremo in campo azioni concrete per obbligare i governi a distruggere le armi e a proibirne la loro produzione». Di seguito l’intervento di Eugenio Mercuri, direttore del centro culturale Kropos, innovativa esperienza nata di recente all’interno di un centro commerciale di Cropani. E’ stata proprio la fattiva collaborazione di questo centro culturale a rendere possibile l’allestimento della mostra fotografica di Bertelli. Mercuri ha tenuto a precisare che «è un dovere di tutti lavorare per mettere fine ad ogni conflitto e gli sguardi dei bambini, costretti a vivere in luoghi pieni di privazioni in cui non viene riconosciuto alcun diritto, sono più efficaci di tante parole». Dopo la lettura, a cura del regista-attore Saverio Tavano, di alcuni brani sulla pace scritti da Sant’Agostino, è intervenuto il sindaco di Monasterace, Cesare Deleo che ha sottolineato i legami storici e le affinità urbanistiche tra Squillace e Monasterace, nonché il lavoro intrapreso insieme a Salvatore Mongiardo, cultore di storia antica e promotore poliedrico di eventi culturali. La seconda parte della manifestazione ha avuto luogo nella cattedrale di Squillace con canti, musiche e danze della Schola cantorum Santa Cecilia e presentazioni di elaborati dei bambini della scuola primaria di Squillace. Il tocco finale è stato una gradita sorpresa: un inno interpretato da bambini e mamme ucraine, da alcuni mesi ospiti nei locali dell’ex seminario vescovile. La manifestazione si è conclusa con un atto simbolico: la distruzione in piazza, per mano dei bambini presenti, di armi giocattolo.


Carmela Commodaro

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