CATANZARO –  “Tra le pieghe di una fitta agenda politica fatta di sopralluoghi al depuratore, incontri con Sorical per l’emergenza idrica e le consultazioni bilaterali per costruire un Esecutivo che sia all’altezza delle aspettative, al neo sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita rivolgo un accordato appello che riguarda famiglie che spesso non hanno avuto voce in questa città distratta, e mi riferisco a quanti ogni giorno, tutti i giorni, si prendono cura di parenti disabili. Caro sindaco, cominciamo da qui”. E’ l’appello che la senatrice Bianca Laura Granato (Ancora Italia) rivolge al nuovo sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. “L’assegno per i caregiver familiari è solo un palliativo che a livello nazionale è stato individuato per sopperire alle carenze delle esternalizzazioni dei servizi legati alla disabilità e non può costituire un alibi per mancare alla attuazione della legge 328 che prevede la pianificazione di un “Progetto di vita indipendente” e “dopo di noi” per tutti i disabili, anche di Catanzaro – spiega Granato -. L’assessore uscente alle Politiche sociali, Rosario Lostumbo si è limitato a prevedere dei vaucher con cui pagare professionisti scelti dalle famiglie”. “Ma, oggettivamente, come possono sostituirsi le famiglie a professionisti che dovrebbero prima tracciare uno specifico percorso per ogni singolo disabile e solo dopo individuare le figure da cui farlo affiancare? Si capisce che è una presa in giro – sostiene ancora la senatrice Granato -. L’alternativa data sarebbe quella di rivolgersi all’unica struttura esistente a Catanzaro, che offre una gamma di servizi limitata ad alcune tipologie di disabilità, pur essendo finanziata con soldi pubblici. Purtroppo in tutti questi anni si sono costituite varie associazioni e cooperative, nate per sfruttare il canale della disabilità per far girare soldi provenienti dai fondi europei. Ma di quei soldi quanti sono andati concretamente a risolvere o almeno ad alleviare i problemi dei disabili? Chi vigila su queste risorse, passerelle a parte in cui ovviamente va sempre tutto bene? Abbiamo speso, abbiamo dato, ma cosa è arrivato a destinazione? Lo si chieda ai diretti interessati. Le famiglie tutti i giorni sono costrette a fare i conti con una quotidianità difficile, per non dire impossibile, specie quelle che vivono anche situazioni di disagio socio economico. A Catanzaro mancano punti d’ascolto, centri “Sos famiglia” e tutto quello che deve ruotare intorno alla disabilità. Siamo all’anno zero! “C’è molto da fare, signor sindaco – conclude la senatrice Granato -. Attendiamo sue concrete azioni atte a dare una svolta per incidere seriamente nella situazione in corso che ormai non è più sostenibile”.

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