Mercoledì delle Ceneri ad Amaroni non è una ricorrenza qualsiasi. Il parroco don Roberto Corapi ha lanciato un forte monito per l’inizio della Quaresima: «Ceneri sulla testa e acqua sui piedi». Durante la solenne celebrazione eucaristica con imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli, don Roberto ha invitato tutti a pregare per le vittime del Covid, facendo suo l’appello della Conferenza episcopale italiana e di tutto il mondo. «Oggi – ha affermato – iniziamo questo tempo di preghiera e vogliamo riflettere sulla preghiera, elemosina, digiuno. Preghiamo di più, vi prego, con la preghiera del cuore. Fare elemosina vuol dire stare attenti agli altri cercando di distruggere il proprio io, pensando che non ci sono solo io, ma ci sono gli altri fatti di volti». Si è poi soffermato sul digiuno, invitando la comunità ad un vero digiuno, quello dall’uso sfrenato dei mezzi di comunicazione. «Facciamoci lo shampoo stasera con la cenere – ha aggiunto – ricordando la nostra precarietà, vivendo con uno sguardo rivolto alle cose del cielo. Ceneri sul capo e acqua sui piedi nel segno del servizio. Dalla testa ai piedi». Riflessioni profonde da parte dell’arciprete Corapi che ha anche invitato a «diventare dono gli uni agli altri e ad amarci con lo stesso amore di Gesù, che ha dato la vita per noi, per la nostra salvezza». Al termine, don Roberto è uscito fuori dalla chiesa per imporre le ceneri ai giovani davanti al bar, emozionando tutti i presenti, per questo gesto di amore di chiesa che non aspetta dentro al tempio, ma che esce fuori dal tempio per incontrare l’uomo».

Carmela Commodaro

Indietro