SQUILLACE – Tre cani morti avvelenati e due cani salvati in extremis. Torna la paura per i bocconi avvelenati a Squillace e torna alta l’attenzione da parte dei volontari animalisti locali e quelli del “Comitato cittadino a difesa degli amici a 4 zampe”, che condannano questo atteggiamento vile nei confronti degli animali, non solo randagi ma anche di proprietà. La padrona di uno dei cani rimasti avvelenati, che si trovava in una campagna del territorio squillacese, è riuscita a portare in tempo il suo cagnolino dal veterinario, riuscendo a salvarlo da morte sicura perché aveva ingerito, secondo lo stesso medico, un potente veleno. Un’altra giovane del luogo è riuscita a salvare una cagnolina randagia, una meticcia, che solitamente accudisce insieme ad altri cani, davanti casa sua. In questo caso, il veterinario ha riferito che l’animale aveva avuto contatti con la metaldeide, un composto chimico che si usa come fitofarmaco contro le lumache. Per altri tre cani di proprietà di un signore squillacese purtroppo non c’è stato nulla da fare: morti per avvelenamento. Il problema del randagismo a Squillace è molto sentito, ma ancora non viene affrontato come si deve per risolvere definitivamente la problematica. Intanto, da parte del comitato cittadino a difesa degli amici a 4 zampe è stata avviata una campagna di raccolta fondi per la sterilizzazione e la cura degli animali da affidare in adozione, a cui si può contribuire partecipando alle iniziative organizzate dai volontari. Un cestino natalizio sarà estratto il 23 dicembre prossimo nel negozio di tabacchi di viale Fuori Le Porte.
Carmela Commodaro

Indietro