Gioia, colori, riflessioni. È stata celebrata nell’anfiteatro di Gasperina la 106.ma Giornata del Migrante e del Rifugiato, organizzata da Fondazione Città Solidale Onlus insieme all’Ufficio Migrantes di Catanzaro e l’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace. Un evento, patrocinato dal Comune di Gasperina, che ha visto un buon numero di partecipanti e che ha scandito un momento di riflessione su quello che è il fenomeno migratorio in tempi di pandemia. Per il 2020, nel suo messaggio in relazione alla Giornata, il Papa ha voluto rivolgere lo sguardo ai cosiddetti “sfollati interni”. Persone che, pur non lasciando la propria nazione, vivono in una situazione di forte privazione e violenza. Un messaggio quello del Santo Padre che ha scandito in vari momenti tutta la manifestazione di Gasperina e che ha visto la partecipazione degli operatori e degli ospiti delle strutture Siproimi gestite da Fondazione Città Solidale. Ad introdurre la giornata, padre Piero Puglisi, il quale ha voluto ribadire la volontà dell’ente da lui presieduto di stare ancora più vicino ai deboli ed agli ultimi, soprattutto in questo periodo. Presente all’iniziativa il sindaco di Gasperina Gregorio Gallello, che ha evidenziato come il Comune da lui guidato si sia contraddistinto negli anni per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Lo stesso primo cittadino ha affermato che la struttura di accoglienza è un bene prezioso per tutta la comunità, da ampliare in futuro anche con l’inserimento di un’accoglienza diffusa nel paese. Un pensiero, quello di una Gasperina accogliente, che è stato abbracciato in pieno da don Carmelo Fossella, parroco del paese, che ha aperto le porte della chiesa a tutti i migranti e alle persone bisognose. “Conoscere per comprendere”, “farsi prossimo per servire”, “per riconciliarsi bisogna ascoltare”, “per crescere è necessario condividere”  “coinvolgere per promuovere”,  “collaborare per costruire”: ad ognuno di questi verbi, tratti dal messaggio del pontefice, è corrisposta un’azione che ha visto protagonisti i beneficiari delle strutture. A concludere la giornata don Maurizio Aloise, provicario generale dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, che ha portato saluti dell’arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, condividendo una riflessione su come ognuno di noi possa far parte di un percorso virtuoso rivolto all’accoglienza dei stranieri. Persone che arrivano in Italia e che non rappresentano un problema ma una risorsa per tutti.

Carmela Commodaro

Indietro