È entrato nel vivo il corso di formazione per volontari impegnati in iniziative di custodia, tutela e valorizzazione degli edifici di culto. Si chiama “Chiese aperte” l’itinerario di arte e fede nel territorio dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, promosso dalla Cei, dalla stessa arcidiocesi e dall’associazione culturale Kairòs, con la collaborazione del Mudas, i musei d’arte sacra di Catanzaro e Squillace. Già lo scorso anno, nell’ambito della prima edizione dell’iniziativa, a cui hanno partecipato una trentina di volontari, è emerso l’interesse rispetto allo studio della storia, della mappatura, dell’iconografia e delle opere d’arte che fanno parte del patrimonio ecclesiastico della diocesi. Interesse che si è trasformato in entusiasmo durante i sopralluoghi effettuati nelle chiese selezionate, con la pubblicazione di un depliant informativo. L’apertura delle chiese è stata resa ancora più interessante dagli eventi musicali collaterali. Quest’anno il progetto presenta un corso di formazione sull’iconografia cristiana, il restauro delle opere d’arte, l’architettura e la tradizione dei luoghi liturgici, la metodologia delle fonti storico-bibliografiche delle chiese e la ricerca del sacro nell’arte contemporanea. Ci sono lezioni in videoconferenza e in presenza in sette chiese di Catanzaro e provincia (Squillace, Davoli e San Pietro di Magisano). Durante i sopralluoghi un esperto del settore introduce i corsisti sull’argomento della fondazione e dell’analisi storico-artistica dei siti di culto. A Squillace, sabato 17 ottobre, a partire dalle ore 15, i sopralluoghi si svolgeranno nelle chiese di San Matteo e di San Giorgio, con la guida dell’esperta Benedetta Trapasso, archivista-bibliotecaria della biblioteca Cassiodoro di Squillace. Obiettivo del progetto è quello di formare volontari che possano contribuire all’apertura delle chiese della diocesi, con lo scopo di fruire dei luoghi di culto, in quanto edifici di importante valore storico e artistico, implementando il turismo religioso.
Carmela Commodaro
