Diritti calpestati, libertà di espressione lesa, due pesi e due misure. Il tutto fa emergere un rapporto controverso tra i poliziotti e la loro amministrazione a Catanzaro. È quanto è stato denunciato e reso pubblico da quasi tutti i  sindacati della Polizia di Stato, tranne una sparuta minoranza fortemente politicizzata per le idee “seccessioniste” da una parte e leniniste-marxiste dall’altra per volontà dei rispettivi vertici, ma lotta dura ad oltranza ora è affidata nella persona del segretario provinciale di Polizia Nuova Forza Democratica Ettore Allotta che ha annunciato un
vero e proprio sciopero della fame.
Tutto avrà inizio in questa settimana, contestualmente, in una denuncia con una lettera aperta indirizzata al Capo della Polizia, il prefetto Franco Gabrielli. “E’ una cosa gravissima quanto sta accadendo nella questura di Catanzaro sotto il silenzio assordante del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Ministero dell’Interno – dice Ettore Allotta – in questo modo ci ritroveremo allora Prefetti, Questori e altre autorità che potranno calpestare la dignità dei poliziotti?”.
La denuncia dell’esponente del sindacato dei poliziotti è fortemente significativa perché “siamo davanti – spiega Allotta – ad un questore che ha sovvertito ogni regola democratica al di dentro di ogni ufficio della Questura. Senza alcun motivo valido, nel corso della gestione Di Ruocco, sono stati trasferiti funzionari di Polizia non solo da un ufficio all’altro ma, addirittura, in altre province. Sono stati trasferiti dirigenti sindacali di primissimo livello, alla “prima occasione utile”, in uffici diversi dopo che questi avessero vinto un concorso. Diversi poliziotti, di ogni ordine e grado, ormai esausti da una gestione personalistica e priva di logica sono in malattia da stress psicologico. Questi i casi umani più drastici. Se entriamo nel tecnico – incalza il sindacalista della Polizia Nuova Forza Democratica – sembrerebbe essere unacatastrofe da fantascienza. Un questore che non motiva minimamente il personale in ogni articolazione della Questura, personale vessato e mortificato da urla che provengono in ogni ora della giornata sempre dalla stessa stanza, quella di Amalia Di Ruocco. Il questore che non ha rispetto del “suo” personale e che tenta di ridurre ogni “potere contrattuale” delle organizzazioni sindacali di categoria, sminuendo ogni sigla sindacale tranne i pochi politicizzati che dicono tutto va bene madama la marchesa. Di fronte a questa ingiustizia sociale che sta attraversando la nostra categoria, in uno dei momenti più tristi della Polizia di Stato a Catanzaro, in questa settimana mi nutrirò esclusivamente di acqua e pane sino a quando il Ministro Lamorgese non prenderà seriamente visione di questa catastrofe in atto nella questura di Catanzaro.”

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