SQUILLACE – «È una vittoria delle donne». È entusiasta la capogruppo di “Squillace in movimento” Anna Maria Mungo, dopo l’udienza del Tar Calabria, cui aveva proposto ricorso insieme ad altre persone a seguito dell’udienza dell’11 settembre dinanzi al Tar in cui si discuteva la sospensiva degli atti di nomina della giunta comunale di Squillace in conseguenza del ricorso per la questione delle quote rosa proposto nei confronti del Comune di Squillace. «Il Tar – si legge in una nota – preso atto della documentazione esibita dal Comune di Squillace, formatasi solo sei giorni prima dell’udienza, nello specifico le dimissioni dell’avvocato Stefano Carabetta dal ruolo di assessore e vicesindaco, protocollate in data 5 settembre 2019, con effetto a far data il 30 novembre 2019 e la disponibilità da parte della consigliera Cinzia Mellace a ricoprire il ruolo di assessore a far data dal 1° dicembre prossimo, ha rinviato la decisione definitiva al 18 dicembre prossimo per consentire all’ente di ripristinare la legittimità della propria giunta. In punto di fatto, il Tar ha accolto le ragioni delle ricorrenti che denunciavano la violazione della legge 56/2014 sulla parità di genere, mettendo in mora il comune a rimodulare la giunta secondo quanto dichiarato sia dall’assessore Stefano Carabetta sia dalla consigliera Cinzia Mellace». «Siamo certi, conoscendo l’integrità morale dell’assessore Carabetta, che lo stesso ottempererà a quanto dichiarato con la sua nota – sottolinea Mungo – mantenendo fede alla sua decisione di dimettersi dalla doppia carica di assessore e vicesindaco. A tal proposito, tenuto conto che il sindaco ha sin d’ora emesso decreto di nomina dell’assessore Cinzia Mellace, a far data dal primo dicembre, attendiamo a giorni la conseguente nomina del vicesindaco a far data dal primo dicembre».

Carmela Commodaro

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