SQUILLACE – «Il sindaco non dice la verità». Lo afferma Anna Maria Mungo, capogruppo di opposizione di “Squillace in movimento” che, insieme ad altre persone, aveva proposto ricorso al Tar Calabria per il mancato rispetto delle cosiddette “quote rosa” in giunta municipale a Squillace. Il sindaco squillacese, infatti, all’atto del suo insediamento non avrebbe rispettato la quota “rosa” nella composizione dell’esecutivo. Stamane al Tar si è tenuta l’udienza per la sospensiva, ma il giudice ha rinviato la decisione al 18 dicembre prossimo, dando il tempo al sindaco di riformulare la sua giunta, anche in base alla disponibilità della consigliera Cinzia Mellace di farne parte in sostituzione dell’assessore Stefano Carabetta che nei giorni scorsi ha manifestato la volontà di rinunciare all’incarico. Sia Mellace che Carabetta, però, sono disponibili a partire dal primo dicembre. Subito dopo il rinvio del Tar, il sindaco Pasquale Muccari ha emesso un comunicato, nel quale si legge che «il Tar ha di fatto rigettato la domanda di sospensiva proposta dall’opposizione, sostanzialmente escludendo la necessità di pronunciarsi in via d’urgenza sulla questione, ritenendo non sussistenti né il periculum in mora né il fumus boni iuris. In definitiva, si profila un buon esito per l’amministrazione comunale di Squillace con buona pace delle minoranze inutilmente accanite contro l’amministrazione, la quale si dimostra ancora una volta forte della piena legittimità della propria azione amministrativa». Ad Anna Maria Mungo, al suo legale e al legale di Tonia Stumpo, consigliera regionale di parità che aveva proposto un atto d’intervento “ad adiuvandum”, non è andato giù il comunicato di Muccari, che sarà, pertanto, vagliato per un’eventuale denuncia.

Carmela Commodaro

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