C’è un Sud, e insieme ad esso una Calabria, che si ribellano all’abbandono. E’ il mondo delle piccole e medie imprese meridionali che, con immani sforzi e fatica, continuano a creare lavoro e occupazione. E’ la trincea degli amministratori onesti che difendono, coraggiosamente, la linea delle buone pratiche nella gestione della cosa pubblica. E’ lo spazio dell’impegno culturale rivolto nei confronti delle giovani generazioni, seme di speranza presente e non già futura. Contenuti importanti emersi con grande forza nel contesto del partecipato incontro pubblico che Confesercenti Catanzaro, Cescot e Naturium hanno promosso a Soverato sul tema “Perché il Sud è senza voce”. Tantissimo pubblico nell’accogliente arena del “Bounty” sul Lungomare Europa, a dispetto della calura estiva. E numerosi gli interventi. “Testimonianza concreta di un bisogno evidente di dialogo, confronto e partecipazione che dovrebbe far riflettere più di ogni altro argomento” ha sottolineato il consigliere comunale di Soverato Emanuele Amoruso nel formulare un plauso convinto agli organizzatori. Stimolata dall’articolata e densa introduzione di Francesco Chirillo, presidente di Confesercenti Catanzaro, la qualificata platea dei relatori ha animato un dibattito ricco di spunti e prospettive: da Bernard Dika, Alfiere della Repubblica, a Federica Roccisano, economista ed ex assessore regionale al Lavoro, da Maria Antonietta Sacco, consigliere comunale di Carlopoli e vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, a Gregorio Staglianò, giovanissimo storico calabrese impegnato in Rai con la trasmissione “Passato e Presente”. Non visioni teoriche ma esempi quotidiani di vita quelli trasmessi ai presenti nel corso dei tanti e diversificati contributi offerti al tavolo della discussione. “C’è una questione meridionale irrisolta” ha attaccato Chirillo, rilanciando lo slogan della manifestazione. Una vera e propria “emergenza nazionale destinata ad aggravarsi con le pressanti mire autonomistiche del Nord avallate dal Governo con l’idea del regionalismo differenziato”. E’ stata palese la pressoché unanime “delusione” per l’assenza di interventi chiari e incisivi da parte dei parlamentari calabresi e meridionali di maggioranza, in difesa dei diritti negati del Sud, nel quadro della riforma “spinta” che regioni come il Veneto stanno portando avanti come “la svolta epocale” di questa legislatura. “Così affonderanno il Mezzogiorno e la Calabria” l’affondo di Chirillo che non ha risparmiato, nella sua critica, anche quei meridionali “che con il loro silenzio complice accettano supinamente questo destino senza dire una sola parola”. Dal pubblico hanno sollevato ulteriori spunti di confronto, tra gli altri, lo storico Ulderico Nisticò, la manager culturale Chiara Giordano, l’ex sindaco di Satriano Michele Drosi. Nel contesto della serata, sono stati consegnati gli attestati di merito ai partecipanti del corso di formazione Cescot “Strumenti per comunicare e farsi ascoltare” tenuto a Soverato dai docenti Francesco Pungitore, giornalista che ha anche moderato il dibattito, e Bernard Dika. Il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi, il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, e il promotore del progetto Naturium, Giovanni Sgrò, hanno premiato per le competenze acquisite: Vincenzo Chiodo, Baldassarre Arena, Giovanni Donato, Giuseppe Piroso, Mosè Viscomi, Pietro Procopio, Raffaella Grillone, Roberta Ussia, Francesco Rotondo, Danilo Staglianò e Stefania Oliverio. Da tutti la richiesta di ripetere l’iniziativa didattica, incentrata sui temi della comunicazione e del pubblic speaking, in una cornice “etica” ancorata al miglioramento delle proprie potenzialità relazionali personali.

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