Da oltre un ventennio, la goliardia è di casa a Badolato. Divertimento, cultura, musica e buona tavola sono gli elementi essenziali di un avvenimento che puntualmente, il 29 giugno di ogni anno, richiama nell’antico borgo medievale, torme di turisti e uomini e donne di tutte le età dei paesi limitrofi desiderosi di passare una bella serata all’insegna della spensieratezza e della riflessione collettiva. E pensare che quando si cimentarono nell’ardua impresa di “voler risvegliare le coscienze per troppo lungo tempo assopite” (frase ricorrente nei loro manifesti), i giovani ed intraprendenti soci del movimento goliardico denominato P.I.P.I.O., cioè, Partito Internazionale Per Inserirsi Ovunque, furono criticati da molti badolatesi e considerati degli inguaribili burloni o meglio, un gruppo di amici buontemponi che non si rassegnavano all’avanzare del tempo. Eppure, sin dalla prima ora, i fatti hanno loro dato ragione. In tutte le edizioni delle feste, infatti, si è sempre registrata una massiccia partecipazione di pubblico specialmente nei dibattiti, durante i quali, trattando in maniera leggera ma non per questo poco approfondita, importanti argomenti riguardanti la sessualità considerata sino ad allora tabù, sono stati ospitati esponenti della cultura locale e specialisti di vari settori scientifici. Anche l’edizione di quest’anno sarà caratterizzata da un dibattito che si prevede partecipato e fecondo, soprattutto perché alle ore 20,00, in Piazza Municipio, sarà presentato il libro dello scrittore e giornalista Antonio Iannicelli:  “Curiosità erotiche e salute pubblica in Calabria. A zzà Filippa e le case di tolleranza a Catanzaro”. Dopo i saluti del sindaco Gerardo Mannello, si aprirà un dibattito al quale interverranno: il professor Vincenzo Squillacioti, direttore del periodico culturale “La Radice”, l’insegnante Daniela Trapasso, assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione del Comune di Badolato, il dottor Antonio Scuteri, medico endocrinologo, la dottoressa Monica Riccio, sessuologa, psicoterapeuta e psicologa clinica e Salvatore Caminiti “Turi”, tecnico informatico. Le conclusioni saranno tratte dall’autore. Coordinerà il giornalista Pietro Cossari. La serata sarà allietata dal gruppo etnofolk “Jamunínda”. Presso i numerosi esercizi commerciali ed enogastronomici disseminati nel centro storico dell’antico borgo medievale, si potranno degustare i prodotti tipici del territorio e soddisfare i palati più esigenti, coniugando così, goliardia, musica, buona cucina e divertimento.

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