CATANZARO –  “Le Province calabresi sono di nuovo in trincea per difendere il diritto dei cittadini a fruire di servizi di qualità e di sicurezza lungo le strade e nelle scuole di nostra competenza. La proposta sul riparto del fondo di 317 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio 2018, per come presentata al Governo, decreterà la chiusura degli Enti intermedi nella nostra regione. Alla deputazione parlamentare e ai candidati del mio partito, il Pd, chiedo di darci una mano e di sostenere il sistema delle autonomie locali in questa battaglia. La nostra raccomandazione è che nella nuova legislatura si dia priorità alla riforma delle autonomie locali partendo dalla rivisitazione della legge Delrio, che si è rivelata disastrosa”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno, che è intervenuto all’iniziativa tenuta nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, organizzata dal Pd per la presentazione dei candidati a Camera e Senato nei collegi n. 2 e n. 5 (che ricomprendono 23 comuni del Catanzarese, oltre che del territorio Crotonese). All’iniziativa erano presenti, oltre al presidente Bruno, il segretario regionale democrat Ernesto Magorno (candidato capolista al Senato nel listino proporzionale), il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Gianluca Cuda, la capolista al Proporzionale Camera Nord Enza Bruno Bossio, e il numero due Nicodemo Oliverio, il candidato all’Uninominale al Senato Tonino Scalzo, il consigliere provinciale e sindaco di Sellia, Davide Zicchinella, Giulia Veltri candidata alla Camera e componente della segreteria regionale del Partito. Presenti amministratori e sindaci del territorio interessato.
“Il nostro è un nuovo grido d’allarme, che ci auguriamo venga recepito, pur nella consapevolezza che il Governo nazionale ha fatto grandi sforzi per venire incontro alle istanze delle Province. Abbiamo lottato tre anni con grande determinazione: siamo l’Ente di maggiore prossimità che dà voce ai territori, soprattutto ai comuni più piccoli e in difficoltà – ha detto ancora il presidente Bruno -. Nella legge di bilancio 2018 sono stati stanziati per tutte le Province d’Italia solo 317 milioni a fronte di un fabbisogno di 450 milioni. In sede di riparto stabilito nella Conferenza Stato-Città le Province del Nord hanno ottenuto il 75% delle risorse, per le altre Province, comprese quelle calabresi, sono rimaste somme irrisorie, con la conseguenza che – ha rilevato Bruno – le Province calabresi sono tutte in default, nell’impossibilità di approvare i bilanci e di erogare al meglio i servizi ai cittadini. Nei prossimi giorni ci attiveremo con le altre Upi regionali per verificare la possibilità di difendere la sopravvivenza delle Province, la cui centralità funzionale è stata sancita anche dal referendum del 4 dicembre 2016 che ne prevede la permanenza in Costituzione: siamo pronti a rivolgerci agli organi giudiziari competenti per invalidare il provvedimento del Governo. Abbiamo fiducia nel Pd e nel centrosinistra – ha concluso Bruno – siamo sicuri che gli eletti e assieme combatteranno per la sopravvivenza delle Province e consentire ai territori di essere amministrati bene”. Secondo Ernesto Magorno, “si sta lavorando su questo aspetto, anche se il punto vero non riguarda il governo ma la distribuzione delle risorse da parte dell’Upi nazionale”. Il segretario regionale e candidato al Senato, ha annunciato l’intenzione di sostenere l’eventuale ricorso delle Province calabresi contro il riparto varato in sede di Conferenza Stato-Città. Secondo
Magorno, “si sta lavorando su questo aspetto, anche se il punto vero non riguarda il governo ma la distribuzione delle risorse da parte dell’Upi nazionale”.

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