Costruire un mondo di pace, nel rispetto reciproco tra culture e religioni diverse. Sfida non facile e, a dir poco, coraggiosa quella proposta dall’amministrazione comunale di Gasperina, nel contesto di una intensa giornata contro il razzismo culminata in un convegno-dibattito nel giardino di Palazzo Manni. Ad animare la manifestazione, gli interventi di mons. Pino Silvestre, componente del consiglio episcopale dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, di Khalid Elsheikh, guida religiosa dell’associazione islamica “Dar Assalam”, e di Jens Hansen, pastore della Chiesa valdese di Catanzaro. Dopo l’introduzione del giornalista Francesco Pungitore, i tre relatori hanno incentrato le loro riflessioni sull’unico Dio e sul dialogo interreligioso, come terreno di incontro e confronto tra soggetti diversi che non rinunciano alle loro caratteristiche e specificità, ma anzi trovano nella relazione con l’altro una maturazione e una nuova conoscenza di sé. “Le società multiculturali e multietniche portano il dialogo a essere una scelta di pace politica e civile” hanno unanimemente evidenziato, ognuno dal proprio punto di vista e secondo le rispettive posizioni teologiche, Silvestre, Elsheikh e Hansen. Condivisa anche dal pubblico la prospettiva di “una reale fratellanza, basata sulla comune origine da un unico Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca”. Dialogo che “non ha come scopo la nascita di una unica e universale religione”, una forma di “sincretismo che mescoli insieme tutte le tradizioni storiche e che, in qualche modo, annulli le diversità”. È proprio, invece, “la consapevolezza della propria identità a consentire quelle forme di pacifica convivenza che si attuano senza prevaricare né essere prevaricati”. Nelle conclusioni del sindaco di Gasperina, Gregorio Gallello, la soddisfazione per un “confronto alto” capace di restituire “qualità di pensiero” a tutti i presenti.

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