Giornata all’insegna del sociale, a Squillace, per il sindaco di Soverato Ernesto Alecci (comune capofila dell’ambito per i servizi sociali) e per operatori e ospiti della Fondazione Città Solidale Onlus, presieduta da padre Piero Puglisi. Prima tappa al Centro Diurno Cassiodoro di Squillace, servizio semiresidenziale per persone con varie tipologie di disabilità che ospita 25 persone seguite da un’équipe multidisciplinare. Nel massimo rispetto delle norme anticovid, l’incontro con gli ospiti: è stato sottolineato come il servizio sia indispensabile non solo quale luogo di svago ed impegno per coloro che sono affetti da particolari patologie, ma anche di sollievo per le famiglie che devono gestire la situazione di disabilità in casa, ancor più aggravata dalla pandemia. La seconda tappa alla Comunità Educativa L’Ulivo, di località Gebbiola, gestita da Fondazione Città Solidale. Le ospiti, gli operatori e il presidente padre Piero hanno voluto raccontare il primo anno di vita di una comunità unica nel suo genere in Calabria. L’Ulivo, infatti, si configura come una struttura di accoglienza residenziale a dimensione di gruppo appartamento in grado di offrire, a livelli specialistici, supporto e sostegno a 9 minori con disagio psichico e disturbi del comportamento, sottoposti a provvedimenti penali e amministrativi nella fascia di età compresa tra i 14 e i 21 anni. I disturbi psichici non sono solo un “problema da grandi”. Tanti e sempre di più sono i ragazzi, e perfino i bambini, che manifestano una sofferenza psichica ed il fenomeno risulta in aumento in maniera particolarmente sensibile nella fascia 11-18 anni. La comunità educativa L’Ulivo, inaugurata il 7 febbraio 2020, nasce proprio per dare risposta a questo tipo di necessità, una risposta ad un bisogno che aveva portato tanti giovani ad essere accolti fuori dalla nostra regione. Dal suo avvio, ad oggi, le richieste di accoglienza pervenute in totale sono 19 e le minori accolte sono state 8. A questi numeri vanno sommati i numerosi contatti telefonici giornalieri anche per minori in un’età inferiore di quella prevista dal range di accoglienza. La struttura, che si configura in crescita, fornisce servizi per creare percorsi individualizzati e garantire alle minori ospiti un contesto di vita caratterizzato da un clima affettivo, da modelli relazionali e modalità di conduzione rispondenti alle esigenze dei minori. Lo stile della comunità, aderente a quello dell’intera Fondazione guidata da padre Piero, è stato ben rappresentato in un video proiettato per l’occasione in cui sono emersi momenti di vita vera, difficoltà vissute per il Covid, attività ed esperienze che nel primo anno di vita hanno caratterizzato l’ultima nata di Città Solidale. Il sindaco Alecci si è intrattenuto con ospiti ed operatori ed ha ribadito la disponibilità e l’orgoglio di collaborare con la Fondazione per portare avanti servizi che rappresentano una risposta così importante non solo per il comune capoambito, ma per l’intera Regione. Ha rivolto alle ragazze l’augurio di raggiungere tutti gli obiettivi per diventare le donne di domani, quelle che potranno vedersi realizzate in ogni ambito, riscattandosi da situazioni passate pesanti e gravose. Ha anche rivolto il suo pensiero agli operatori, uomini e donne che riescono a costruire un clima sereno, ad essere punti di riferimento, strumenti per il raggiungimento di traguardi. A loro Alecci ha sottolineato la fortuna di avere una professione che sta prendendo forma in Calabria, ma la bellissima possibilità di plasmare opere d’arte, giovani donne di domani. A concludere la mattinata, padre Piero che ha ringraziato il Sindaco per la sua presenza e per l’impegno della sua amministrazione. Ha voluto sottolineare come la celebrazione di questo primo anno sia frutto anche di grandi fatiche e di momenti di crisi. Ha auspicato che la crescita del servizio sia colta dalle ragazze come importante opportunità di crescita personale e riscatto sociale. Così come l’ulivo cresce rigoglioso in mezzo alle pietre, spesso in situazioni difficili, con profondi squarci, ma con ostinazione si erge a toccare il cielo, ciascuno possa realizzare il suo sogno e la Fondazione possa continuare a dare risposte sempre più significative al territorio.

Carmela Commodaro

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