“Sono stati dei maestri, colleghi a cui abbiamo guardato come modelli. Sono stati portatori di una nuova cultura del contrasto alle mafie attraverso l’individuazione dei flussi finanziari e la cooperazione giudiziaria. Falcone, nell’aprile 1992, con un discorso alla Commissione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la giustizia penale, consenti’ di arrivare alla convenzione di Palermo sul crimine organizzato. È stato grazie a lui che abbiamo avuto conquiste straordinarie”. Cosi’ il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, ha commentato il ruolo svolto dai magistrati Falcone e Borsellino, nel giorno del ricordo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. In collegamento dal ministero dell’Istruzione, il magistrato ha poi aggiunto: “La scuola e’ fonte di formazione, di diffusione del sentimento di solidarieta’ e soprattutto insegna il diritto di liberta’ e dignita’, il patrimonio piu’ importante che puo’ avere un uomo. Credo che uno studente che viene fuori da una formazione il cui patrimonio fondamentale e’ esercitato da questi diritti, e non accettera’ mai condizionamenti o intimidazioni”. Infine, sul rischio che la criminalita’ organizzata possa approfittare della crisi economica causata dell’emergenza sanitaria in corso, De Raho ha detto: “È un momento difficile per l’economia, e le mafie approfittano della sofferenza della gente. Per questo lo Stato deve intervenire con urgenza, dando liquidita’ ma continuando ad effettuare controlli”. (Adi/ Dire)

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