ROMA – L’accordo politico sulle misure contenute nel decreto e’ stato raggiunto. L’elevato numero di norme e la complessita’ di misure ha dilatato i tempi del pre-consiglio che ha avuto luogo ieri. Il Consiglio dei Ministri e’ stato quindi rinviato a oggi. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi. Il decreto vale 55 miliardi, piu’ di una manovra economica.

DL RILANCIO, CGIL: “NO A RIDUZIONE IRAP IN MODO INDISCRIMINATO”

“Abbiamo sostenuto la necessita’ di interventi che affrontassero le grandi difficolta’ che stanno colpendo il nostro tessuto produttivo per effetto dell’emergenza Covid, a partire dai provvedimenti per garantire liquidita’ e sostegno alle imprese in crisi. Ma una riduzione dell’Irap in modo indiscriminato per tutte le imprese sotto i 250 milioni di euro, come si sta decidendo nel dl Rilancio, sembra rispondere a una logica completamente diversa”. Ad affermarlo la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi. Per la dirigente sindacale “la leva fiscale e’ importante, ma deve essere selettiva, mirata a salvaguardare l’occupazione nella prospettiva di sviluppo del Paese e soprattutto in un quadro di riforma piu’ generale ispirata alla progressivita’ e all’equita’”. “La pandemia- prosegue Fracassi- sta determinando un profondo cambiamento, con effetti sul versante economico e sociale pesantissimi: non si puo’ affrontare tutto cio’ con gli occhi rivolti al passato o con vecchie ricette”. “Servono con urgenza- aggiunge la vicesegretaria generale- politiche industriali che governino i processi, con un nuovo protagonismo dello Stato che non puo’ svolgere semplicemente il ruolo di regolatore, ma- conclude- deve dotarsi di strumenti per ricostruire le filiere produttive indicando le priorita’ e determinando le necessarie sinergie”. (dire.it)

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