Il Rotary Club di Soverato, presieduto dall’avvocato Francesca Catuogno, è parte attiva della campagna mondiale “End Polio Now” finalizzata alla eradicazione della Polio. Domenica scorsa, 22 luglio, nella suggestiva cornice della “Scogliera” di Pietragrande, i club Soverato, Catanzaro, Catanzaro Tre Colli e Crotone, insieme hanno dato vita ad una raccolta fondi, nell’ambito di una elegante serata di moda, musica e spettacolo. “Iniziative che testimoniano come il Rotary sia, prima di tutto, una straordinaria e meravigliosa esperienza umana” ha commentato Francesca Catuogno, intervistata nell’occasione. L’ottimo riscontro della manifestazione è stato testimoniato dai risultati ottenuti che consentiranno, grazie alla generosità dei partecipanti, di vaccinare oltre 10mila bambini in Africa e nelle altre regioni del pianeta nelle quali la malattia è, purtroppo, ancora presente.

Presidente Catuogno, come nasce questo impegno del Rotary?
“È ormai noto che oggi quasi tutti i Paesi del mondo sono Polio free, non solo per merito dei due grandi scienziati e filantropi Albert B. Sabin e Jonas E. Salk, scopritori entrambi di un vaccino che porta il loro nome, ma anche alla campagna di sensibilizzazione e diffusione dei loro vaccini a scopo di prevenzione della malattia. Forse non tutti sanno che un notevole contributo è stato dato proprio dal Rotary International che, verso la fine degli anni ’70, ha avviato la campagna Polio Plus, e che un Rotariano in particolare, l’industriale e filantropo lombardo di origine istriana Sergio Mulitsch di Palmemberg, si adoperò sin dall’inizio per studiare la fattibilità e la gestione del progetto di vaccinazione di massa”.

Quali iniziative portate avanti, in tal senso?
“Oltre al suo supporto finanziario e all’impegno dei suoi volontari, il Rotary lavora tutt’ora per l’eradicazione della Polio e per ottenere il sostegno da importanti partner nel settore pubblico e privato. Questo include la campagna End Polio Now, ispirata dalle straordinarie sovvenzioni ricevute dalla Fondazione Bill & Melinda Gates”.

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