“Legalità e libertà sono concetti intimamente connessi ed interdipendenti, se è vero infatti – come osservava Calamandrei – che non vi può essere legalità laddove non esiste libertà è altrettanto vero e scontato il percorso inverso”. E’ quanto si legge in una nota stampa di Antonio Viscomi, candidato alla Camera dei deputati. “Per essere autenticamente liberi – è scritto- è, infatti, necessario vivere ed operare in un contesto dove l’affermazione quotidiana della legalità – in tutte le sue espressioni – sia un principio assoluto e non negoziabile. Ciò è particolarmente vero in una regione come la Calabria dove la criminalità organizzata – con tutte le sue spregevoli forme di controllo del territorio e delle attività illecite – condiziona il sistema economico ed incide sulla qualità della vita nei singoli contesti territoriali”. “Ecco perché occorre esprimere – continua Viscomi – tutta la propria gratitudine alla magistratura ed alle forze dell’ordine che quotidianamente sono impegnati in un’azione di contrasto i cui effetti riguardano senz’altro il presente di questa regione ma soprattutto un futuro che immaginiamo più libero. Rientra senz’altro in questa prospettiva l’operazione ‘Passo di salto’ portata a termine martedì mattina su iniziativa della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e che ha portato all’arresto di 51 persone accusate di reati che costituiscono – da sempre – uno dei principali canali di ‘approvvigionamento’ delle organizzazioni criminali. La politica – e chiunque abbia ruoli, funzioni e responsabilità nel governo della cosa pubblica – ha un duplice dovere, da un lato condividere gli straordinari sforzi messi in campo dalla magistratura e dalle forze dell’ordine e dall’altro lavorare per costruire quelle condizioni di contesto che aiutino, sostengano e promuovano una effettivamente libera intrapresa privata che garantisca sviluppo, occupazione e reddito”. “La legalità – conclude – garantita dall’azione e dal lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine non deve essere mai intesa solo ed unicamente come affermazione della legge, e dunque in chiave repressiva, ma come uno straordinario contributo in difesa della libertà di tutti e del futuro dell’intera regione”.

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