Rauti, Maida e Foti: “Il nostro territorio non può più aspettare. Serve una strategia chiara di tutela e valorizzazione anche contro l’eolico selvaggio”

Una PEC formale indirizzata al sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, è partita oggi dai consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Rauti, Vito Maida e Claudio Foti. L’oggetto della comunicazione è chiaro: si chiede a Donato di convocare un incontro istituzionale per avviare un confronto concreto sull’adesione del Comune al Parco Naturale Regionale delle Serre. I tre consiglieri richiamano la forte presa di posizione che, lo scorso settembre, aveva visto l’intero Consiglio Comunale respingere i progetti di impianti eolici giudicati “invasivi e speculativi, destinati a compromettere il paesaggio, l’ambiente e l’identità delle montagne locali”. Un’azione politica che si è ulteriormente consolidata nei mesi successivi con la trasmissione di controdeduzioni ufficiali contro nuove proposte ritenute altrettanto minacciose per il territorio. “Ora non basta più respingere singoli progetti” affermano Rauti, Maida e Foti “serve costruire una strategia organica e duratura di tutela ambientale”. I consiglieri chiedono che la deliberazione contro l’eolico selvaggio non resti un episodio isolato, ma diventi il punto di partenza di una politica chiara, strutturata e lungimirante. In quest’ottica, l’adesione al Parco Naturale Regionale delle Serre viene definita dai firmatari della richiesta come “una scelta necessaria e urgente”, utile a dotare il Comune di strumenti normativi e istituzionali più solidi per difendere il proprio patrimonio naturale. L’obiettivo è anche quello di offrire ai cittadini una prospettiva di sviluppo basata sulla valorizzazione, e non sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse ambientali. I consiglieri sollecitano il sindaco a convocare al più presto un incontro istituzionale coinvolgendo tutti i capigruppo consiliari, affinché si possa discutere apertamente e senza ambiguità delle modalità e prospettive dell’adesione al Parco, per poi portare il tema in Consiglio Comunale con una decisione condivisa. “Non è più il tempo delle attese” concludono Rauti, Maida e Fot, “il nostro territorio ha bisogno di scelte coraggiose e coerenti. Difendere il patrimonio naturale significa investire davvero nel futuro della nostra comunità.”