“Non c’è alcun dubbio – sostiene Vincenzo Ursini, fondatore e presidente dell’Associazione “Nuova Accademia dei Bronzi” – che le sinergie tra pubbliche amministrazioni e privati cittadini, quando sono prive di scopi secondari, rappresentino la migliore condizione per raggiungere belle finalità sociali. Lavorare in sinergia con l’amministrazione comunale vuol dire sostanzialmente essere cittadini attivi che amano il proprio paese e che mettono gratuitamente a disposizione della collettività il proprio ingegno e la propria arte”.
Tutto ciò si è concretizzato nei giorni scorsi a Petrizzi, piccolo borgo collinare che si affaccia sul mare di Soverato, con la realizzazione di un’artistica fontana alla quale potranno, d’ora in poi, accedere liberamente i “petrizzoti”.
La sorgente oggetto dell’intervento di riqualificazione è ubicata in località “Fracciopudu” – appena fuori dal paese – e insiste su un terreno di proprietà degli eredi Brescia – Cosentino i quali, hanno immediatamente approvato, autorizzandone la realizzazione, l’idea progettuale di Raffaele Cosentino, fabbro da quasi 50 anni, definito da tutti “autentico maestro del ferro battuto”. A Cosentino si è subito aggregato Fernando Piperata, “Nino” per gli amici, muratore di lungo corso, sempre pronto a collaborare gratuitamente con l’amministrazione comunale e con i gruppi di volontariato del paese ai quali aderisce.
“La nostra disponibilità – hanno commentato entrambi – nasce dalla convinzione che ciascun cittadino, per quanto può, dovrebbe dare il proprio gratuito contributo e mettersi a disposizione di chi gestisce la cosa pubblica perché migliorare il territorio torna utile a tutti”.
E così hanno fatto. Con la collaborazione dell’amministrazione comunale che ha messo a loro disposizione parte dei materiali utilizzati, hanno incanalato la sorgente, consentendo a tutti di accedervi con estrema facilità. Ma Raffaele e Nino sono andati ben oltre la normale canalizzazione della sorgente e hanno creato un’artistica struttura in pietra, già meta di centinaia di cittadini.
Raffaele, da artista qual è, ha realizzato una bella porticina in ferro battuto per l’ispezione e la pulizia della sorgente, con una pacchiana riprodotta a sbalzo che porta in testa il caratteristico “voliri”, per ricordare che – sino a qualche decennio addietro – alle donne era demandato il compito dell’approvvigionamento dell’acqua potabile. Poi, avvalendosi anche della sua arte di scalpellino (richiamandosi alla tradizione storica che definisce Petrizzi come borgo costruito sulla pietra, da qui “fiore di pietra”), ha intagliato su granito una testa di leone dalla cui bocca fuoriesce il tipico nasone in acciaio. Il frontespizio è stato, altresì, arricchito con due belle brocche in terracotta, le tipiche lancedi.
Con Raffaele Cosentino e Fernando Piperata, per la realizzazione del manufatto hanno, altresì, collaborato Antonio Teti, Fernando Esposito, Raffaele Celia, Egidio Curcio e la ditta Vito Ranieri di Centrache, nonché la famiglia Tolotta che ha voluto ricordare il padre Fernando, recentemente scomparso, offrendo parte delle pietre utilizzate.
Per l’amministrazione comunale ha partecipato il consigliere Raffaele Piperata, all’uopo delegato dal sindaco Giulio Santopolo.
È stata, insomma, una bella iniziativa “corale” che ha entusiasmato tutti coloro che vi hanno partecipato perché hanno offerto all’intero paese una valida occasione di crescita, stimolando tantissimi altri cittadini ad impegnarsi socialmente sul territorio.

Indietro