Dopo una serie di momenti burrascosi attraversati nell’arco dell’ultimo decennio, in cui è stato registrato un dissesto e vi sono state fasi delicate anche a livello economico-sociale, si torna a votare a Squillace per il rinnovo del consiglio comunale. Introdotto dal giornalista Paolo Cristofaro, si è svolto ieri pomeriggio, nella Casa delle culture, l’evento di presentazione della lista e del programma di “Progetto Squillace”, che vede come candidata a sindaco l’avvocato Anna Maria Mungo e come candidati alla carica di consigliere Valerio Accorinti, Anna Maria Catalano, Vittorio G. Froio, Francesco Lioi, Francesco Manoiero, Alessandro Mauro, Marilena Mitra, Luca Occhionorelli, Franco Scicchitano, Saverio Settembrino, Antonio Varano e Anna Maria Voci. Tutti presenti all’evento per ascoltare le proposte programmatiche direttamente dalla voce della Mungo, presa – come da lei stessa affermato – «dalla forte emozione e da un pizzico di incoscienza». Prima ha parlato del passato. «Abbiamo fatto un’opposizione strutturata – ha detto – all’attuale amministrazione, un’opposizione forte, di servizio alla città, con un’attività silente, ma credo proficua. Abbiamo fatto continue sollecitazioni che hanno portato anche a qualche cambiamento. Abbiamo contrastato la politicizzazione degli uffici comunali». Poi la candidata Mungo ha parlato delle azioni future. «Le prossime elezioni – ha affermato – sono un’opportunità che non si può sprecare. Lo dobbiamo fare per i nostri figli, per i nostri giovani, per dar loro certezze, in modo da farli restare qui. Lo dobbiamo fare per gli anziani a cui occorre garantire servizi; lo dobbiamo fare per il nostro territorio, che oggi vive una penosa stasi. Lo dobbiamo fare per la nostra città, che prima era un punto di riferimento per tutto il comprensorio; lo dobbiamo fare per il nostro tessuto sociale, che risulta lacerato e che cercheremo di rinsaldare». La Mungo ha sostenuto che la sua lista non fa proclami, ma vuole solo mettere in pratica le proprie idee e il proprio impegno. «Mettiamo a disposizione – ha aggiunto – una squadra di donne e uomini capaci e competenti. E crediamo che la comunità debba essere rappresentata interamente. Occorre fare fronte alle esigenze immediate dettate dalla stagione estiva e poi subito pensare al nuovo anno scolastico. Le premesse ci sono, ma vogliamo fare tutto con il coinvolgimento della cittadinanza». Mungo ha parlato soprattutto di cittadinanza attiva, confronto con le associazioni e con le categorie economiche e commerciali, sinergia con i Comuni viciniori. A volo d’uccello ha poi illustrato i nove punti del programma amministrativo: Squillace città sicura; città della salute, sostenibile, accessibile e delle politiche sociali; città dell’ascolto, scuola e formazione; città del verde e del decoro urbano; città del patrimonio culturale, turismo, artigianato e spettacolo; città del futuro, pianificazione del territorio; città amica degli animali; città dello sport; città della trasformazione digitale. Successivamente ha spiegato il simbolo della lista che comprende l’antico ponte medievale squillacese colorato del rosso della ceramica, l’azzurro del mare e il verde della frazione Fiasco Baldaya, il tutto a richiamare anche i colori della bandiera italiana. Con l’appello finale: «Rialziamoci insieme e trasformiamo le nostre idee in azioni concrete».
Carmela Commodaro

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