Per le “Giornate Fai di primavera”, che quest’anno si svolgeranno il 23 e il 24 marzo, la delegazione di Catanzaro del Fai (Fondo ambiente italiano) ha organizzato un weekend all’insegna della storia, della natura, dell’arte e del divertimento, a Santa Caterina dello Ionio. Una esperienza nuova e originale grazie alla disponibilità del sindaco Francesco Severino, dell’assessora alla cultura Federica Carnovale, del capogruppo con delega al territorio Raffaele Dolce e di tutta l’amministrazione locale. Il centro storico, visitabile durante le due giornate, ha visto di recente importanti interventi di restauro di chiese, palazzi gentilizi e strade storiche, divenendo la cornice ideale per i numerosi eventi sociali promossi durante l’anno, in sinergia con Pro loco e confraternite religiose. Durante le giornate Fai, sono previste visite alla Torre Sant’Antonio, dimora storica della famiglia Badolato a Santa Caterina marina. Si tratta di una torre cavallara di avvistamento interamente conservata, dove verrà simulato l’attacco dei pirati. Due cavalieri in costume avvertiranno dell’arrivo dei nemici e partiranno segnali di fumo e acustici a cui risponderanno le campane della chiesa. Sia sabato che domenica si potrà visitare il centro storico con le sue numerose chiese e i palazzi nobiliari, ascoltare l’antica e affascinante storia della cittadina e godere delle mostre fotografiche e pittoriche organizzate per l’occasione: una mostra fotografica di Nicola Romeo Arena sul patrimonio naturalistico del territorio e una mostra di pittura dell’artista Roberto Giglio. Sera del 23, grande festa organizzata dalla Pro loco, con giochi popolari e rievocazioni storiche di sbandieratori, musici, armigeri e sputafuoco e con degustazione di prodotti tipici. Domenica mattina, passeggiata naturalistica attraverso un sentiero che dal paese conduce all’avamposto agricolo autonomo. Nel pomeriggio, si potrà vivere l’esperienza con lo scultore Antonio Tropiano, che insegnerà ad intagliare il legno su un tronco di abete per realizzare una scultura di comunità, in cui ognuno contribuirà a dar forma simbolica ad un paese ideale. Seguirà il talk “Spartenze: paesaggi di confine”, per riflettere sull’abbandono dei piccoli centri e sugli eventuali ritorni. Durante la “due giorni”, che diventerà anche importante evento di raccolta fondi per sostenere la missione e le attività del Fai, sarà possibile mangiare nei “catoji” e nelle trattorie tipiche di cucina paesana.
Carmela Commodaro

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