Il coordinamento regionale Controvento organizza per il 7 aprile la “Giornata del paesaggio”, con l’evento principale che si svolgerà a Palermiti. Ci saranno momenti di musica e di dialogo con la partecipazione del musicista Valentino Santagati. Il programma prevede il raduno al bivio Gaspetina-Montepaone, lo spostamento in auto in località Pietra Elisa di Palermiti e la camminata fino al punto panoramico nella pineta sovrastante. Quindi, partenza per Petrizzi per partecipare al mercato-evento “’Nsema a Petrizzi”, esposizione di artigianato, ma anche enogastronomia, musica, scambio di semi antichi, laboratori e spazi olistici. Le visite guidate saranno condotte dallo storico dell’arte Gianfrancesco Solferino, storico dell’Arte. Il tutto in collaborazione con le associazioni PietraElisa, Italia Nostra, Acanto, Terra e Libertà Calabria, ‘A menzalora cooperativa social. Il coordinamento Controvento, nato con la partecipazione di associazioni e soggetti già impegnati sul fronte ambientale nelle varie realtà locali, informa che è già in corso la raccolta firme per bloccare lo scempio del territorio calabrese da nuovi impianti eolici (montagna e mare). «Tutto il territorio calabrese – si legge in un comunicato – è sotto attacco, sono stati previsti nuovi impianti eolici in aggiunta a quelli già esistenti. Questi interventi sono stati decisi senza coinvolgere la popolazione. Esprimiamo forte preoccupazione sulle gravi conseguenze che deriverebbero dalla loro realizzazione. Danni insostenibili per le aree dove sono previsti gli impianti, disboscamenti e cementificazione porterebbero ad un aumento del rischio idrogeologico con una probabile intercettazione delle falde acquifere ingenerando la perdita di potabilità di altre sorgenti. Distruzione, nelle aree coinvolte dai progetti, degli ecosistemi e della biodiversità, i cui depauperamenti sono una delle concause dell’alterazione dei cicli della natura. Inquinamento acustico insostenibile, per l’uomo e per la fauna. Inquinamento ambientale, dopo 20 anni dall’utilizzo, non si sa come smaltire le pale. Il vento che le fa girare è energia pulita, i materiali di cui sono composte non si possono recuperare e di conseguenza provocano inquinamento. Spopolamento dei paesi dell’entroterra e abbandono completo di terreni coltivabili con conseguenze devastanti sull’agricoltura calabrese (già in declino). I territori individuati per realizzare gran parte di questi impianti sono previsti al Sud per dare energia al Nord: 2953 in Puglia, 2114 in Sicilia, 1178 in Calabria, 1113 in Sardegna, 45 in Emilia Romagna, 26 in Piemonte. Alla Calabria non serve altra energia, in Calabria si produce già un enorme quantitativo di energia e ne consuma una piccolissima parte. Il surplus viene convogliato al Nord a solo vantaggio economico delle aziende (multinazionali) che la rivendono. Aziende ed Enti presentano i loro progetti come ecosostenibili, occultandone l’impatto ambientale negativo e alterando i dati. Questa pratica ingannevole è conosciuta come effetto “greenwashing”. Cosa chiediamo? Chiediamo la salvaguardia dell’intero territorio calabrese, territorio che presenta un elevato pregio naturalistico e paesaggistico. Puntiamo al turismo e ad un modello di agricoltura naturale. Chiediamo il rispetto rigoroso delle norme ambientali e il coinvolgimento della popolazione nelle scelte programmazione delle opere pubbliche in genere; chiediamo a tutte le amministrazioni comunali di esprimersi con parere negativo su attività di nuove installazioni; chiediamo a tutti i calabresi di mobilitarsi affinché nemmeno un metro del nostro territorio venga devastato. In ragione di quanto esposto, vi invitiamo a partecipare attivamente e se condividete le nostre ragioni, vi invitiamo ad esprimere il vostro dissenso tramite la raccolta firme di cui siamo promotori».
Carmela Commodaro

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