Barbara Froio, nativa di Soverato Superiore, ci invita a immergerci nella sua infanzia e giovinezza, trasportandoci in una comunità che rispetta le radici della cucina calabrese. Crescendo in un ambiente familiare avvolto da sapori intensi, Barbara ha ereditato da sua madre la passione per una tradizione culinaria ricca, un tesoro che ha deciso di preservare e condividere con il mondo.

Dopo la pensione e con figli adulti, ha condiviso la sua esperienza attraverso il blog online “Il mondo di Rina”, dedicato alla cucina calabrese. Nel 2017, ha pubblicato autonomamente un libro intitolato “Maramenti. Il profumo dei ricordi. Il racconto delle ricette suveratane”, una raccolta di ricette familiari e ricordi legati alla sua terra. Nel 2021, ha pubblicato un altro libro chiamato “Gulie di Calabria”, che presenta una selezione di dolci calabresi provenienti da diverse regioni della Calabria. Questi libri narrano storie e tradizioni culinarie, celebrando l’identità e la diversità dei territori calabresi. L’autrice ritiene importante custodire con cura tutte le ricette della tradizione cariche di ricordi, sapori e odori, per poterle tramandare alle generazioni future.

Il suo ultimo libro, “Il Maiale: storia, tradizioni e ricette di Calabria”, è un viaggio nella storia e nelle tradizioni calabresi, con un focus particolare sul rituale dell’uccisione del maiale. Barbara Froio, attraverso le sue esperienze e i ricordi legati a questo rito, collega la pratica dell’allevamento e della preparazione del maiale alla sua infanzia e alle tradizioni familiari.

Questo libro evidenzia l’importanza dei ricordi legati a odori e sapori particolari, che persistono nel tempo e si trasformano in vere sensazioni. Viene sottolineato come la memoria olfattiva e gustativa possa riportare istantaneamente a esperienze passate, come i momenti trascorsi intorno a un tavolo da bambini. Il libro in questione, sebbene sia centrato sulla cucina del maiale, va oltre una semplice raccolta di ricette, offrendo una prospettiva più ampia su storia, sociologia ed economia legate al consumo di carne suina. Barbara Froio cattura magistralmente il senso olfattivo della memoria e della cultura culinaria calabrese, invitando i lettori a percepire i profumi e i ricordi legati alle tradizioni gastronomiche locali. Attraverso storie personali e sagge massime, l’autrice crea un ponte tra passato e presente, spingendo a riflettere sull’importanza di conservare e trasmettere queste conoscenze alle generazioni future.

In un’epoca di cambiamenti rapidi e globalizzazione, il libro di Barbara Froio emerge come un toccante tributo alle radici culturali, una chiamata a preservare le tradizioni culinarie come tesori da tramandare. Le dettagliate descrizioni del processo di lavorazione del maiale e delle ricette tramandate contribuiscono a creare una visione autentica della cucina calabrese, un patrimonio che dovrebbe essere custodito con cura per le generazioni a venire.

Maria Luisa Iezzi

Indietro