A quasi un mese dall’ordinanza comunale che ha vietato l’uso dell’acqua a scopi potabili, l’amministrazione comunale di Squillace non ha fornito aggiornamenti significativi alla popolazione. Lo rileva Enzo Zofrea, consigliere comunale di opposizione. “Sebbene la situazione di non potabilità dell’acqua non sia imputabile alla volontà diretta del sindaco – afferma – è assolutamente inaccettabile che non vengano fornite informazioni aggiuntive alla popolazione riguardo a questa problematica urgente”. Secondo Zofrea, la comunità è stata lasciata in uno stato di incertezza, in attesa delle seconde analisi dell’Asl, dato che i primi risultati hanno mostrato non idoneità dell’acqua in alcuni quartieri. “La mancanza di comunicazione e di azioni concrete da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale – ribadisce Zofrea – sta aggravando la situazione. Di fronte a questa emergenza, è essenziale che l’amministrazione comunale agisca immediatamente per garantire il diritto fondamentale dei cittadini all’accesso all’informazione e alla tutela della salute. La popolazione non può continuare a sopportare il notevole onere economico e logistico di dover acquistare acqua imbottigliata per un periodo così prolungato”. Zofrea esorta il sindaco e l’amministrazione comunale a fornire immediatamente informazioni trasparenti e dettagliate riguardo alla situazione attuale e alle misure in atto per risolvere la crisi; collaborare con la Protezione Civile per organizzare la fornitura di autobotti per garantire l’accesso all’acqua potabile a tutti i cittadini, alleviando il fardello economico che grava attualmente sulle famiglie. “Rivendichiamo il sacrosanto diritto all’informazione e alla salute – rimarca il consigliere – e aspettiamo azioni concrete in risposta a questa emergenza”.
Carmela Commodaro

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