Aperto un nuovo centro Sai (sistema accoglienza integrazione) gestito da Fondazione Città Solidale. Accade a Vallefiorita dove la struttura accoglie nuclei familiari categoria ordinari. Il progetto, nei primi giorni, ha già visto l’accoglienza di due nuclei familiari, per un totale di sette beneficiari e potrà ospitare massimo venti persone. Un’accoglienza diffusa che ha un valore aggiunto ancora più profondo perché all’interno del centro abitato, e quindi in abitazioni messe a disposizione dai cittadini del paese. Un cammino nuovo, che sta vedendo la comunità locale coinvolgersi man mano che il progetto sta entrando nel vivo. Fondazione Città Solidale, ormai da oltre un decennio, accoglie nelle sue strutture migranti che arrivano in Italia per sottrarsi da situazioni di marginalità, violenza e privazione e che vedono nei progetti gestiti dall’Ente una possibilità per migliorare il proprio futuro. Attualmente Città Solidale gestisce numerosi Sai nella provincia di Catanzaro che vedono equipe multidisciplinari impegnate nel rispondere ai bisogni specifici dei propri beneficiari, ma che soprattutto cercano di attivare percorsi di resilienza al fine di includere il più possibile i migranti sul territorio. Peculiarità del progetto Sai di Vallefiorita è l’accoglienza dei nuclei familiari che, come già visto in altre progettazioni gestite da Fondazione Città Solidale, possono rappresentare anche un’opportunità di ripopolamento dei territori dell’entroterra calabrese che negli anni si sono spopolati. L’equipe di progetto vede l’impegno di varie figure professionali per ogni ambito previsto dal Servizio Centrale Sai del Ministero dell’Interno, e tra questi il prezioso supporto dei Mediatori Interculturali che si pongono come ponte tra l’equipe, i servizi del territorio e i beneficiari. E’ forse anche questo il senso di questi progetti, la creazione di ponti di speranza e di accoglienza, così come sottolineato da padre Piero Puglisi, presidente di Fondazione Città Solidale. «Questo nuovo progetto – afferma padre Piero – vuole essere un ulteriore presidio sul territorio per un’accoglienza che ponga al centro del contesto l’uomo e lo straniero, non come problema ma come risorsa. La Fondazione ormai da anni si è orientata a supportare i migranti non solo con una semplice ospitalità ma mettendo in campo la voglia e la professionalità per offrire strumenti grazie ai quali i nostri ospiti potranno realizzare un futuro migliore inserendosi nelle comunità locali che, come quella di Vallefiorita,si sono resi disponibili a realizzare questi percorsi». «La comunità che rappresento – dice il sindaco Salvatore Megna – ha accolto due famiglie, nell’ambito del progetto Sai di integrazione, con grande entusiasmo, cogliendo questa opportunità di aiuto e di sostegno offerto ai popoli in fuga dalla propria Terra e aiutando contemporaneamente noi stessi a ripopolare i piccoli paesi, montani ed interni, che si stanno spopolando. Attraverso questo scambio di aiuti, Vallefiorita sta fornendo il suo piccolo ma importante contributo».
Carmela Commodaro