PREMESSO che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili. Continuano le attività di prevenzione e repressione della criminalità diffusa nell’hinterland lametino da parte della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme. L’area di operazione è stata la zona di Sant’Eufemia dove i militari della Stazione Lamezia Terme Scalo, con il supporto dello Squadrone Cacciatori “CALABRIA” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, all’esito di mirate attività d’iniziativa finalizzate alla ricerca di armi, munizioni e materiale esplosivo, sussistendo i presupposti di cui all’art. 380c.p.p., hanno proceduto all’arresto obbligatorio di F.G, 51enne lametino, poiché sorpreso nella flagrante illecita detenzione di un’arma clandestina e del relativo munizionamento. I militari della Stazione, dopo un’accurata analisi del quadro info-operativo del territorio della giurisdizione, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto una pistola BERETTA mod. 35 – cal. 7.65 – con 97 cartucce del medesimo calibro. L’arma era stata occultata all’interno di un forno elettrico presente nell’abitazione dell’uomo. Dopo una prima ispezione della pistola, i carabinieri hanno constatato che la matricola era stata punzonata e che i rispettivi meccanismi di funzionamento, nonché i congegni di mira dell’arma, risultavano perfettamente funzionanti, idonei all’offesa e con il colpo inserito all’interno della camera di cartuccia. La pistola e le munizioni sono state sottoposte a sequestro, in attesa degli accertamenti dattiloscopici e balistici finalizzati ad appurare l’eventuale utilizzo delle stesse per altre attività delittuose. L’arresto è stato convalidato e il GIP del Tribunale di Lamezia Terme, che sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine al prefigurato reato e specifiche esigenze cautelari, ha disposto nei confronti del soggetto la misura cautelare della custodia in carcere.
Il relativo procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.

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