L’assise difende il patrimonio scolastico e potenzia l’offerta sanitaria del territorio aderendo alla rete nazionale


GIRIFALCO – Il Consiglio Comunale dice, all’unanimità, “giù le mani” dal patrimonio scolastico di Girifalco e, con apposita delibera di giunta prima e Consiglio dopo, prende posizione rispetto alle novità relative al piano di dimensionamento scolastico che, il prossimo anno, potrebbero riguardare le scuole della città: l’Istituto Scolastico Comprensivo Scopelliti di Girifalco e l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “E. Majorana” Girifalco.
Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale, la delegata alla Pubblica Istruzione, Delia Ielapi, ha, infatti, relazionato nel dettaglio sulle ragioni per cui Girifalco debba mantenere l’assetto scolastico esistente, peraltro, in continua crescita grazie ad una decisa e sinergica azione dei dirigenti scolastici.
La già ricca offerta formativa degli Istituti Scolastici, presenti sul territorio, rappresenta un’importante punto riferimento per l’intero Comprensorio tenuto, inoltre, conto che Girifalco è sede di Cpia (Centro provinciale istruzione per adulti) oltre che sede di Sprar e SAI – Sistema di accoglienza e integrazione.
L’atto che, sancisce la presa di posizione del Consiglio Comunale, sarà trasmesso alla Provincia di Catanzaro, alla cui assemblea dei sindaci sul tema in oggetto ha partecipato ieri il consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione Delia Ielapi, all’Istituto Comprensivo Scopelliti di Girifalco e all’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Majorana.
Rete città sane
A relazionare sul secondo punto all’ordine del giorno è, invece, stato il vicesindaco con delega alla Sanità, Alessia Burdino. Con nota prot. N. 1510 pervenuta in data 10 ottobre all’ufficio protocollo del Comune di Girifalco, la Rete Città Sane ha comunicato la decisione del Direttivo di accogliere la richiesta di adesione formulata, nei mesi scorsi, dal nostro Ente grazie alla collaborazione di Giuseppe Furgiele (referente locale).
Ora l’adesione è stata formalizzata in Consiglio Comunale per divenire, poi, subito concreta.
Infatti una volta deliberato, l’atto sarà, ora, trasmesso alla Rete Città Sane, pagando un quota annuale di 300 euro. Il Progetto Città Sane è promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la Salute, che dal 1948 opera con l’obiettivo di assicurare alla popolazione mondiale il più alto livello di salute. L’impegno delle Città Sane è quello innanzitutto di promuovere la salute a punto centrale delle proprie politiche, dimostrando di non subire gli eventi e il progresso, ma di essere in grado di guidarli in funzione della promozione della qualità della vita dei cittadini. In secondo luogo, proprio le città sono i luoghi che più facilmente possono stimolare la partecipazione e aprirsi ai contributi della società civile, delle associazioni e dei cittadini. Infine, le Città Sane sono un movimento di Comuni. In Italia, il progetto Città Sane è partito nel 1995 come movimento di Comuni per poi diventare nel 2001 Associazione senza scopo di lucro, e oggi i Comuni che fanno parte della rete sono oltre 70. L’idea dell’Amministrazione Comunale è, quindi, quella di proseguire nel solco delle molteplici attività di screening promosse negli ultimi tre anni, una serie di iniziative volte a migliorare il benessere e la qualità della vita dei cittadini. I principali progetti e le attività promosse nell’ambito del Progetto Città Sane – OMS sono, infatti, ideati, definiti e co-progettati in stretta collaborazione con Aziende Sanitarie, Amministrazioni Pubbliche, Università, Scuole, Associazioni di categoria e volontariato, realtà economiche e produttive pubbliche e private interessate al tema della promozione della salute, con partenariati attivati secondo le esigenze e le finalità delle azioni.

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