Continua l’attività di prevenzione e repressione della criminalità diffusa da parte della Compagnia carabinieri di Lamezia Terme. L’area di operazione è stata il tratto costiero del comprensorio lametino. Oltre ai controlli alla circolazione stradale, i Reparti hanno attuato procedure di contrasto ai casi di violenza di genere e di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Stazione di Gizzeria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di P.D, 42enne di Gizzeria, ritenuto responsabile di atti persecutorilesioni danneggiamento nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Dalle indagini svolte dai carabinieri, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, è emerso che l’uomo avrebbe più volte percosso la donna per motivi di gelosia, limitando la sua libertà di intrattenere le relazioni ed usare social network, fino a metterle a soqquadro l’abitazione, strappandole indumenti intimi e danneggiare con violenza il televisore e il cellulare. La donna si è rivolta ai militari dell’Arma che hanno che hanno immediatamente applicato le procedure previste per il c.d. “codice rosso”, introdotto con la legge nr. 69 /2019, che prevede l’applicazione di una serie di misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere. Le indagini e gli accertamenti dei carabinieri, sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno consentito di dimostrare che l’uomo, attraverso comportamenti violenti, aggressivi e prevaricatori, avrebbe ingenerato nei confronti della vittima uno stato di paura tale da alterarne, in modo incisivo, le abitudini quotidiane. Il Gip del Tribunale di Lamezia Terme, concordando con le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati, ha applicato nei confronti del medesimo la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico.

Arresti domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti

Nel corso di un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della stazione di Nocera Terinese, all’esito di mirata attività d’iniziativa, sussistendo i presupposti di cui all’art. 380 c.p.p., hanno proceduto all’arresto obbligatorio di C.H, 42ene marocchino, noto alle forze dell’ordine, poiché sorpreso nella flagrante illecita detenzione di 7 gr. di cocaina, suddivisa in dosi, vario materiale da taglio, nonché un bilancino e materiale per il confezionamento del narcotico.  I carabinieri, durante lo svolgimento di un posto di controllo lungo la SS18, insospettiti da alcuni movimenti di persone verso le aree boschive presenti lungo il fiume Savuto, hanno intercettato l’uomo il quale, una volta sottoposto a perquisizione personale di cui all’art. 103 del 309/1990, è stato trovato in possesso della sostanza stupefacente suddivisa in dosi. Sussistendo i presupposti dell’arresto obbligatorio nello stato di flagranza, il soggetto è stato arrestato e, su disposizione del PM di turno presso la Procura di Lamezia Terme, condotto presso la propria abitazione. L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme che, ritenuto fondati i gravi indizi di colpevolezza in ordine al prefigurato reato e specifiche esigenze cautelari, ha disposto nei confronti del medesimo la misura cautelare degli arresti domiciliari.

I relativi procedimenti penali pendono nella fase delle indagini preliminari.

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