I primissimi risultati ottenuti della ricerca prevista dal progetto Bando Borghi del Comune di Cardinale, volta alla valorizzazione della nocciola Tonda di Calabria, per indagarne le eventuali proprietà nutraceutiche, sono state illustrate presso l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti, nel corso del 28° Congresso Nazionale di Chimica Farmaceutica che si è tenuto contestualmente alla 15° edizione del congresso dedicato ai giovani scienziati: “Nuove Prospettive in Chimica Farmaceutica”.
Si tratta dell’evento scientifico più importante della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana, articolato in due sessioni parallele, in cui sono stati trattati temi innovativi quali la nutraceutica, i farmaci peptidici, la chimica farmaceutica sostenibile e la scoperta di nuovi medicinali grazie all’intelligenza artificiale. L’evento è stato utile a promuovere la ricerca e a coordinare le collaborazioni ad ogni livello grazie alla presenza di oltre 300 tra accademici ed industriali.
Lo scambio di informazioni è risultato ancora una volta estremamente importante per l’innovazione in campo farmaceutico, biomedico e tossicologico con argomenti che spaziano dalle infezioni batteriche e virali, alle malattie neurodegenerative e cardiovascolari, dal cancro alle malattie rare.
In tale occasione, la dottoressa Isabella Romeo, che svolge la sua attività di ricerca nel laboratorio di Chimica Computazionale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, diretto dal professore Stefano Alcaro, ha presentato i risultati ottenuti nell’ambito del progetto “Borgo della Nocciola”. Un progetto mediante il quale il Comune di Cardinale intende fare della nocciola biologica la punta di diamante per lo sviluppo economico del luogo e per la promozione del territorio.
«La nocciola (Corylus avellana L) ˗ è stato spiegato in relazione alla ricerca in atto – è ricca di nutrienti, tra cui vitamine, minerali, acidi grassi, fibre e sostanze ad azione antiossidante. Tale composizione conferisce alla nocciola diversi benefici legati alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e alla prevenzione di colesterolo, diabete e invecchiamento. Inoltre, le nocciole sono considerate un alimento antiinfiammatorio, ed è proprio su questo ultimo aspetto che lo studio, commissionato al Centro di Ricerca Crisea, sta facendo luce. In particolare, attraverso metodiche computazionali, è emerso che alcune sostanze contenute all’interno del guscio della nocciola, tra cui tannini, acidi fenolici, e diarileptanoidi ciclici, possono interagire con dei bersagli molecolari coinvolti nei processi infiammatori. Lo studio verrà esteso ai componenti del seme (la nocciola sgusciata) e del perisperma (la pellicola interna) con l’obiettivo di analizzare i possibili meccanismi alla base della nota attività antinfiammatoria della nocciola.
I risultati preliminari confermano l’opportunità di sfruttare le proprietà della Tonda di Calabria in campo nutraceutico con benefici ad ampio spettro».
Soddisfazione giunge da Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio. Rotiroti ha definito «lungimirante l’intuizione dell’Amministrazione comunale di Cardinale di investire sulla ricerca, con l’intenzione di valorizzare le proprietà di una nocciola qualitativamente eccellente, tale grazie alla caparbietà e all’impegno costante dei produttori corilicoli. L’attenzione della realtà accademica apre nuove scenari di sviluppo per il nostro territorio, ai quali guardiamo con fiducia».

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