“Quest’anno la ricorrenza celebrativa della nostra Repubblica reca con sé e regala agli italiani un lungo “ponte” da trascorrere lontano dal lavoro, dalle preoccupazioni del covid e sue varianti. Dopo anni di restrizioni è naturale che la gente desideri svagare il fisico e la mente”. Lo afferma il cavaliere Rocco Devito, in occasione della festa della Repubblica.
“Probabilmente saranno in pochi, nel corso di questi giorni di “ponte”, a riflettere sulle conseguenze in corso e future di una guerra che nel cuore della comune casa europea si prospetta lunga e negatrice d’ogni libertà; pochi, nel corso della giornata del 2 giugno, s’attarderanno a riflettere sui valori della nostra Repubblica e della Costituzione repubblicana.
Tante libertà e tante conquiste conseguite e consolidate nel secolo scorso sono legate alla forma del nostro Stato repubblicano e alla Costituzione. Le si danno ormai per scontate e poca voglia si ha di riflettere che esse vanno coltivate e rafforzate con le tante altre che tuttora stentano ad affermarsi.
Le ricorrenze di rilevanza nazionale e la loro celebrazione servono anche a stimolare la consapevolezza che quelle libertà sono il risultato di lotte popolari e di lungimiranti scelte operate dai padri costituenti. Senza consapevolezza nulla è duraturo e c’è sempre il rischio che con essa venga meno lo stesso spirito che ha generato quelle libertà.
L’uomo che più non ricorda a prezzo di quale impegno e quanti sacrifici è sorto il nostro Stato repubblicano è anche figlio del non sapere più trarre esempio e monito da quegli eventi e circostanze cui il comune sentire ha attribuito particolare ed esemplare rilevanza tale da guidare e illuminare il corso dei comportamenti futuri.
Va da sé che altrettanto importante è attribuire a eventi e circostanze che hanno inciso così profondamente sulla vita del nostro popolo un significato che non si limiti all’aspetto puramente celebrativo ma che sia, invece, di concreto impulso nella guida alla sua vita futura.
È questo lo spirito che deve illuminare la memoria che il nostro è uno Stato repubblicano e che la Costituzione che ne discende è improntata a valori di democrazia e libertà nei quali il nostro popolo continua a vivere e può prosperare.
Tale consapevolezza certamente anima quanti sono oggi qui ad ascoltare questo mio discorso. Ma ci auguriamo che anche i più accaniti vacanzieri, quelli che non si lasciano sfuggire un’occasione per divagarsi a debita distanza dai quotidiani problemi della vita, che partono per questo “ponte” e hanno nella mente già la programmazione delle imminenti ferie estive, abbiano in questo giorno anche un fugace pensiero al fatto che il benessere da loro conseguito è frutto della libertà di impostare la propria vita, libertà che discende dalla forma democratica e repubblicana scelta dal popolo per il nostro Stato con il Referendum Istituzionale.
La forma repubblicana per il nostro Stato è scelta relativamente recente; ma le conquiste costituzionali che le han fatto seguito e che han messo in moto le tante altre che attendono d’essere acquisite, sono e saranno per le Istituzioni e per l’intero nostro popolo luce e guida nel cammino verso un futuro di libertà e di progresso.
Viva la Repubblica Italiana”.
Carmela Commodaro

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