Festa in onore della protettrice Santa Barbara, ad Amaroni, con tantissimi fedeli accorsi nella chiesa matrice per la santa messa. Il cero votivo è stato acceso dal sindaco Gino Ruggiero e dall’amministrazione comunale.
Chiesa con l’aria giusta della festa, perché l’arciprete don Roberto Corapi insiste sempre di più nel vedere la chiesa come casa di tutti, nella festa e nello stare insieme.
Dopo il saluto iniziale da parte di don Corapi, il sindaco Ruggiero ha affidato l’intera comunità di Amaroni alla protezione di Santa Barbara e con l’accensione del cero ha voluto esprimere la fiamma della fede che deve essere accesa sempre nella nostra vita.
Don Roberto nella sua omelia si è soffermato sulla testimonianza di amore e di martirio fino a dare la vita di Santa Barbara che ha creduto in Gesù Cristo e l’ha fatto vedere agli altri con la vita.
“Santa Barbara – ha affermato il sacerdote – parla ancora oggi e ci vuole dire di amare con tutto il cuore Dio.
Siate custodi gli uni con gli altri.
Custodiamoci tra di noi sempre per sfuggire al male e aprirsi al bene.
Santa barbara ci insegna che è possibile rimanere uniti a Dio con una vita di grazia”.
Presenti alla celebrazione eucaristica anche i giovani della squadra calcio locale.
Don Roberto li ha esortati a vivere la loro fede bella nella speranza sempre.
“Oggi – ha aggiunto Don Roberto – voi cari giovani davanti a Santa Barbara dovete fare una promessa che è quella di partecipare sempre ogni domenica a messa per pregare insieme a me”.
Nel pomeriggio si è snodata la processione per le vie del paese tra canti e preghiere accompagnata dalla banda musicale.
Carmela Commodaro

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