Carissimo Don Roberto,
è consuetudine festeggiare le ricorrenze, quanto meno quelle di una certa rilevanza, non tanto per il vano piacere di sentirci al centro dell’attenzione delle persone che amiamo e stimiamo quanto, nella sua accezione più seria, per tracciare, allo scadere di un periodo della nostra vita, una sorta di bilancio che dia contezza del già operato e, sulla scia di questo, predisponga a bene operare nel futuro.
È in quest’ottica che personalmente, ma anche a nome di tutti i vostri parrocchiani, desidero felicitarmi con Voi in occasione di questa ventennale scadenza dal giorno della vostra ordinazione sacerdotale.
La vocazione al sacerdozio è, per definizione, predisposizione a ben operare per la salute delle anime affidate. Ma come ogni operare dell’uomo, anche questo non può non risentire del carattere individuale della persona e dei suoi carismi.
Già anni fa, nel giorno della vostra accoglienza presso di noi, la nostra comunità ha avvertito e colto nella vostra persona quella particolare attrazione che induce a fidare nell’amorevole guida e cura del proprio pastore. Il tempo trascorso come nostro parroco ha dimostrato che quell’iniziale fiducia della comunità amaronese era riposta in fraterne mani; e anche Voi, ne son certo, avete trovato in questi anni nella nostra comunità un buon terreno in cui seminare il Vangelo di Cristo.
Potremmo richiamare alla mente le opere concrete da Voi realizzate già nei primi tempi della vostra missione pastorale tra noi perché la comunità dei fedeli potesse accedere a un più funzionale Ufficio parrocchiale e disporre di un efficace Centro di aggregazione giovanile presso cui sapere cristianamente seguiti e avviati a una vita onesta e rispettosa verso se stessi e il prossimo i propri figli.
La dinamicità del vostro impegno pastorale ha saputo andare ben oltre l’egregio assolvimento delle funzioni in chiesa e della somministrazione dei santi Sacramenti che, pure, rappresentano il pilastro fondante ed essenziale della missione di ogni sacerdote. Voi siete sceso, come mai si stanca di raccomandare a tutti i presbiteri il Santo Padre Francesco, dall’altare su cui si celebrano i Santi Misteri fuori dalle mura della Chiesa e vi siete fatto individualmente carico della cura dei bisogni materiali oltre che spirituali di ciascun fedele, specie dei più bisognosi di fraterna assistenza.
La vostra disponibilità al dialogo con i giovani, il vostro impegno sociale nei confronti dei fratelli bisognosi d’assistenza spirituale e morale testimoniano una vocazione schietta e salda sulla scia del Vangelo di Nostro Signore e lasciano presagire per il futuro frutti ancor più abbondanti di conversione e santificazione nel gregge dal Signore a Voi affidato. Il vostro ingresso come sacerdote nell’Opus Dei testimonia anche della convinzione, che saprete infondere in ogni fedele, della possibilità di santificarsi vivendo con evangelico impegno l’ordinarietà del lavoro quotidiano.
L’augurio che Vi facciamo in questa felice ricorrenza, quello che giungerà a Voi senz’altro più gradito, é che la vostra missione tra noi, e ovunque in seguito il Signore vorrà mandarVi, sia abbondantemente ricompensata dal frutto di santificazione dei fedeli che alla vostra cura si affidano.
Ancora tanti auguri per fecondi nuovi traguardi, Don Roberto!

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