Il sindaco di Squillace l’ha emessa oggi dopo aver ricevuto dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asp di Catanzaro l’esito delle analisi di laboratorio effettuate dall’Arpacal e inerenti campioni di acqua della rete idrica squillacese prelevati da personale Asp al punto della fontana pubblica di viale Fuori Le Porte e in via Florestano Pepe, in cui gli stessi campioni risultano non conformi a causa della presenza di batteri coliformi. Il sindaco ritiene perciò necessario disporre l’inibizione temporanea dell’acqua ad uso umano e l’adozione delle misure idonee finalizzate al contenimento dei parametri. Vi è, secondo l’ordinanza sindacale, l’esigenza di garantire la tutela della salute pubblica e le condizioni di sicurezza igienico-sanitaria, di interdire provvisoriamente la potabilità dell’acqua a Squillace centro nelle more di attuazione dei necessari interventi per il conseguente rientro dei parametri e negli standard di qualità secondo le indicazioni dell’Asp. Dal gestore e dell’amministrazione comunale saranno adottati ulteriori controlli di potabilità dell’acqua erogata nel territorio interessato, oltre al controllo delle reti idriche interessate, al fine di eliminare la causa della con conformità. Pertanto, il sindaco Muccari ha ordinato in via cautelativa per Squillace centro il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, lavaggio oggetti per l’infanzia. Può invece essere usata per la pulizia della casa e il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona con l’esclusione di quanto indicato prima. L’ufficio tecnico comunale e il soggetto gestore provvederanno con la massima urgenza all’adozione di tutte le misure prescritte dall’Asp di Catanzaro finalizzate alla riconduzione delle acque nei parametri di legge. Il divieto previsto dall’ordinanza del sindaco avrà durata fino alla revoca della stessa ordinanza, a seguito degli interventi necessari e del conseguente ripristino delle condizioni di potabilità.

Carmela Commodaro

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