
Le tariffe relative alla tassa sui rifiuti per l’anno 2021 a Vallefiorita sono inapplicabili, perché la deliberazione consiliare relativa alla determinazione delle tariffe del 2021 è stata inviata al Ministero delle Finanze oltre i termini previsti dalla legge, con la conseguenza che le stesse risultano testualmente essere inefficaci e soprattutto inapplicabili. È quanto segnalano con preoccupazione i consiglieri del gruppo di opposizione “Insieme per Cambiare” Enzo Bruno, Rosa Lippelli e Antonio Chidoni. I tre hanno scritto al sindaco, al segretario comunale, al responsabile del servizio finanziario comunale e all’ufficio tributi chiedendo l’annullamento d’ufficio degli avvisi relativi alla Tari del 2021 e, di conseguenza, il rimborso ai contribuenti. In pratica, il problema sta nel fatto che il Comune di Vallefiorita ha trasmesso le tariffe Tari 2021 al Ministero oltre la data di scadenza, cioè il 3 novembre scorso, mentre la pubblicazione avrebbe dovuto avvenire entro il 28 ottobre precedente. I consiglieri di opposizione, quindi, chiedono alle autorità comunali l’annullamento immediato d’ufficio in sede di autotutela degli avvisi Tari 2021 emessi con tariffe inefficaci e dunque nulli; la nuova emissione degli avvisi Tari sulla base delle tariffe del 2020, essendo le uniche ad oggi efficaci per l’anno 2021; ed il rimborso a tutti i contribuenti che hanno già pagato, indebitamenti indotti a ciò in buona fede. La replica arriva presto dall’amministrazione comunale vallefioritese guidata dal sindaco Salvatore Megna. «Per ciò che concerne le criticità sollevate dall’opposizione, che evidentemente non ha tenuto conto del continuo spostamento dei termini dettato dallo stato di emergenza Covid e dalle scadenze elettorali – puntualizzano sindaco e giunta – circa la tardiva trasmissione, cinque giorni dopo il termine di scadenza, al competente Ministero della nostra delibera, è opportuno evidenziare come, qualora il Ministero ritenesse inapplicabili le tariffe deliberate per l’anno 2021, si dovrebbero continuare ad applicare quelle relative all’anno precedente e questo comporterebbe un aggravio di spesa per i cittadini perché le tariffe del 2020 sono superiori». Gli amministratori, mentre stanno valutando con gli uffici le attività da intraprendere perché ciò possa essere scongiurato o mitigato, aggiungono che la minoranza e il loro capogruppo «hanno perso un’occasione per fare gli interessi dei cittadini, non solo illudendoli con un ipotetico rimborso della Tari 2021 già pagata, ma addirittura mettendoli davanti al rischio concreto, che speriamo di scongiurare, di dover pagare le differenze di tariffa». «Qualora non si dovesse trovare una soluzione percorribile per evitare gli aggravi – concludono gli amministratori di Vallefiorita – i cittadini sappiano che, se si troveranno costretti ad integrare per differenza le somme di tributi già corrisposti, il “merito” è dell’opposizione che ha provocato anche un ulteriore aggravio di lavoro per gli uffici comunali». Quindi, la controreplica dell’opposizione, che parla di inesattezze e disinformazione. «Le criticità – si legge in una nota dei consiglieri Enzo Bruno, Rosa Lippelli e Antonio Chidoni – non le ha sollevate l’opposizione bensì il Ministero. Il sindaco dice che le tariffe del 2020 sono superiori a quelle del 2021 e ciò non è vero: basta guardare le delibere da cui si evince la maggiorazione delle tariffe, perché la Tari a Vallefiorita aumenta in modo esponenziale ogni anno, come aumenterà notevolmente anche quest’anno».
Carmela Commodaro