Il coordinatore regionale di Coraggio Italia in Calabria: “Obiettivo è innalzare immediatamente tutti i livelli di sicurezza del Paese”


CATANZARO – «La sua risposta conferma che l’impegno sia del suo dicastero che della presidenza del Consiglio dei ministri e delle agenzie dedicate alla prevenzione degli attacchi hacker è molto ampio».
Lo ha detto il deputato di Coraggio Italia Felice Maurizio D’Ettore, tra l’altro coordinatore regionale del partito in Calabria, in sede di replica al ministro della Pa Renato Brunetta, nel corso di un question time a Montecitorio sul tema della prevenzione degli attacchi hacker ai sistemi informatici della Pubblica amministrazione.
«Bisogna immediatamente procedere- aggiunge- con un processo di formazione, specializzazione e assunzione di personale che possa consentire di innalzare immediatamente tutti i livelli di sicurezza del Paese.
Il governo, chiaramente, si sta muovendo nella giusta direzione e questo è molto importante: tutto quello che si può fare in questo momento è necessario farlo, perché la guerra in corso in Ucraina sta andando avanti anche dal punto di vista delle aggressioni informatiche ai paesi della Nato.
Si tratta, da ultimo, anche di gravissime aggressioni non solo di natura “impeditiva” ma anche “intrusiva” che mirano sia a paralizzare i siti istituzionali sia ad impossessarsi di dati sensibili superando le attuali difese telematiche».
Come ha fatto sapere D’Ettore «la Procura di Roma ha affidato l’indagine relativa al preannunciato attacco al Dipartimento antiterrorismo considerando la guerra in Ucraina che ha portato la Russia a dichiarare l’Italia Paese ostile».
Non solo, ma «come confermato anche dal Generale Rapetto, comandante del Nucleo speciale frodi telematiche – ha reso noto ancora il deputato di Coraggio Italia – il fatto che l’attacco hacker non si sia verificato non significa che l’Italia è stata capace di difendersi visto che i cybercriminali si inseriscono in un sistema informatico senza palesarsi aggredendolo quando incontrano debolezze quali la vulnerabilità del nostro Paese».
D’ettore, inoltre, ha sottolineato come i danni che può ricevere il nostro Paese «sono stati già evidenziati dagli attacchi verificatisi ai danni delle aziende sanitarie: con la sottrazione delle informazioni sanitarie dei singoli individui, ad esempio, le banche qualora ne venissero in possesso, avrebbero più parametri per la concessione dei mutui e la solvibilità del richiedente a scapito di quest’ultimo» tanto è vero che «il direttore dell’Agenzia di cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni ha invitato le aziende e le istituzioni ad elevare le difese telematiche senza tuttavia fornire una strategia di difesa;
Da qui l’interrogazione al Ministro per la pubblica amministrazione «in quanto svolge un ruolo centrale nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda i temi generali della pubblica amministrazione e può svolgere da catalizzatore per i profili che riguardano in particolar modo la formazione del personale, affinché sia in grado di affrontare le sfide derivanti dai rischi informatici» ha concluso il coordinatore regionale in Calabria di Coraggio Italia.

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