Giorno 8 maggio, nella domenica del “Buon Pastore”, la Chiesa Diocesana di Catanzaro-Squillace ha vissuto un evento di grande gioia: l’ordinazione presbiterale di quattro giovani diaconi, don Mirko Carè (Parrocchia “Santa Barbara” in San Francesco di Catanzaro), don Stefano Lafranconi (Parrocchia “Annunciazione” di Centrache, don Antonio Lamanna (Parrocchia “Madonna di Pompei” di Catanzaro) e don Gianluca Russo (Parrocchia “Maria SS. Immacolata” di Montepaone). I neo sacerdoti hanno seguito il percorso spirituale e umano nel Seminario Regionale “San Pio X” di Catanzaro e gli studi del biennio filosofico e del triennio teologico nell’Istituto Teologico Calabro. Gioia ed emozione nelle parole dell’Arcivescovo Mons. Claudio Maniago, che ha presieduto la Solenne Concelebrazione Eucaristica nella Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro: “Stiamo vivendo un particolare momento di Grazia per la nostra Diocesi, ma in verità, per tutta la Chiesa. E il nostro cuore è colmo di stupore nel vedere come il Signore non si è stancato di servire il suo popolo scegliendo fra di noi persone, oggi Antonio, Gianluca, Mirko e Stefano, scelte per essere fra noi, strumenti del suo amore misericordioso”. Mons. Maniago prendendo spunto dal brano del Vangelo di Giovanni della liturgia domenicale, ha così esortato i neo sacerdoti: “Se saprete alimentare e vivere il vostro rapporto con Gesù, diventerete presenza del Buon Pastore in mezzo alla gente. Perché gli uomini appartengono al Padre e sono alla ricerca del Creatore, di Dio. Quando si accorgono che uno parla soltanto nel proprio nome e attingendo solo da sé, allora intuiscono che è troppo poco e che egli non può essere ciò che stanno cercando. Laddove, però, risuona in una persona un’altra voce, quella del Signore, chi ci ascolta si rende conto che non parliamo di noi o di qualcosa, ma del vero Pastore con cui si può aprire una relazione feconda. Un rapporto intenso e vero con il Signore vi porterà a condividere la sua ansia pastorale che è di seguire gli uomini, di andare a trovarli, di essere aperti per le loro necessità e le loro domande”. Presenti alla solenne liturgia i seminaristi con il rettore, don Mario Spinocchio, le famiglie e i parroci dei neo sacerdoti, i presbiteri e i diaconi della diocesi e non e molti fedeli, sia delle parrocchie di origine che di quelle dove hanno svolto il servizio da diaconi.

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