Tra luci e ombre, una figura comunque centrale negli ultimi duecento anni di storia europea

“Fu vera gloria…?”. Ai celebri versi del Manzoni prova a dare una risposta lo storico Ulderico Nisticò nel suo interessante saggio “Napoleone Bonaparte, un nemico ancora attuale” (Il Cavallo alato). Abile in battaglia, nelle vesti di condottiero e stratega. Nemico della Tradizione, poiché figlio della Rivoluzione francese. Ambizioso oltre misura, tanto da farsi proclamare imperatore. Ma pur sempre un “parvenu”, arrivato sul trono di Francia dalla lontana Corsica. La stessa isola su cui ancora oggi spirano forti venti di indipendenza. E chissà come sarebbe andata la storia, se “le petit caporal” fosse rimasto nella sua Ajaccio libera, indipendente e “italiana”. La figura di Napoleone rimane, comunque, centrale negli ultimi duecento anni di storia europea. In ottanta pagine di piacevole lettura, tra aneddoti e curiosità, Nisticò ci consegna l’uomo Bonaparte. E il giudizio sulla sua “gloria”, se sia stata frutto della Fortuna, della Provvidenza o del Caso, resta come la manzoniana domanda: “Ai posteri l’ardua sentenza”.

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