“La storia di chi fa politica sul campo, per passione e per militanza, è fatta di scelte in grado di imprimere una svolta, a volte dolorosa e necessaria, e aprire nuovi percorsi. Forza Italia è stata la nostra seconda casa per tantissimi anni, un progetto che per una lunga fase, sia a livello nazionale che locale, è stato in grado di coadiuvare le migliori risorse e di rappresentare un punto di riferimento identitario ben preciso per tutta l’area del centrodestra. È stata una stagione vincente che ha visto Catanzaro interpretare un ruolo di primo piano, conquistando e consolidando un consenso sempre più crescente, sia tra gli elettori che tra i militanti, che in Forza Italia riconoscevano un modello politico ed organizzativo vincente. Abbiamo avuto l’opportunità di assolvere al meglio al ruolo di coordinatori sul territorio, contribuendo ai successi elettorali maturati nell’arco di numerose consiliature nell’ambito del Comune, della Provincia e della Regione Calabria. Negli ultimi tempi gli scenari sulla gestione regionale del partito sono, purtroppo, mutati rispetto sia alla linea che era stata impressa dalla precedente gestione regionale che ai canoni nazionali che lo stesso Presidente Berlusconi ha sempre voluto come principi ispiratori di Forza Italia, un partito liberale e garantista proiettato a governare un Paese come l’Italia. Tutto ciò ha determinato inevitabili ricadute negative sul partito regionale di Forza Italia creando destabilizzazione e incomprensione politica e, nonostante ciò, abbiamo continuato a svolgere in maniera attiva la nostra missione rispondendo con lealtà e senso di responsabilità ai ruoli ricoperti. Una situazione, questa, che si è prolungata per troppo tempo, arrivando oggi a non essere più sostenibile. Registriamo che non sussistono più le condizioni per proseguire il nostro percorso con Forza Italia, consapevoli di aver dato il massimo fino alla fine e, al tempo stesso, considerando la forza attrattiva e propulsiva creata sul territorio e nelle istituzioni. Una decisione che riteniamo, dunque, necessaria ed improcrastinabile, per ragioni prettamente politiche. Oggi si chiude un percorso che lascia il segno e che ha scritto la storia politica e amministrativa nella nostra città, provincia e regione. In questo momento storico difficile e complesso, che richiede uno sforzo straordinario da parte dei partiti nel rivedere la propria vocazione, riteniamo che sia opportuno che le nuove formazioni emergenti, di area liberale ed ispirate all’europeismo, si diano una riorganizzazione per far ritornare la Politica nelle istituzioni e tra la gente.

Domenico Tallini Ivan Cardamone

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