Organizzare una visita guidata al Museo di Reggio Calabria per i ragazzi delle scuole primaria e secondaria di primo grado di Amaroni. È la proposta che fa l’ex sindaco di Amaroni, cavaliere Rocco Devito al sindaco attuale Gino Ruggiero e al dirigente scolastico del Comprensivo Alessandro Carè. Devito, che indirizza la missiva anche al presidente della Regione Roberto Occhiuto e a quello della Provincia Sergio Abramo, ricorda che quest’anno ricorre il cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. «L’evento, importantissimo per la cultura in genere e particolarmente per quella calabrese erede della civiltà magnogreca cui i due imponenti reperti scultorei appartengono – scrive Devito – cade molto a proposito per far memoria di quella civiltà che fu nostra gloria e vanto e la cui conoscenza a giusto titolo può considerarsi un imprescindibile volano per una piena rinascita in ogni settore della nostra amata regione. Avere un importante passato alle spalle e conoscerlo equivale ad avere un’identità sulla quale più degnamente costruire il proprio futuro». L’ex amministratore si dice certo che nelle scuole di ogni ordine e grado della regione questa ricorrenza non passerà inosservata e che, anzi, sarà propizia occasione di rinverdire nelle menti dei ragazzi la storia che parla di un passato glorioso nell’attesa di un futuro che veda l’ingegno calabrese celebrato non solo lontano dalla Calabria ma per il progresso della nostra stessa regione. « Non mancheranno i docenti – aggiunge Devito – di tenere apposite lezioni su quel glorioso passato e sulla nostra cultura erede di quella magnogreca. Esse torneranno utilissime alla crescita intellettuale, oltre che a orgoglio, dei nostri ragazzi. Ma sarebbe molto istruttivo far seguire all’oralità di queste lezioni la praticità di una visita guidata a un luogo dove le memorie di quell’illustre passato sono custodite e si offrono alla vista di tutti. Il Museo archeologico di Reggio Calabria, ad esempio, dove sono esposti anche i famosi Bronzi di Riace. I ragazzi, oltre ad ammirare i due Bronzi, avrebbero la possibilità di visitare tutte le altre sale ricche di antichi reperti archeologici non meno interessanti per la comprensione della nostra civiltà e delle potenzialità latenti nell’ingegno della nostra gente».
Carmela Commodaro

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