CATANZARO –  “Quello che è accaduto questa notte non è un semplice atto vandalico che offende la memoria un cittadino, Giuseppe Malacaria, ucciso da una bomba il 4 febbraio del 1071, mentre partecipava ad una manifestazione pacifica a Catanzaro. E’ un oltraggio all’intera comunità, quella che si stringe per celebrare i valori della libertà e della democrazia, colonne portanti del vivere civile”. E’ quanto afferma Enzo Scalese, segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo che condanna lo spregevole gesto che ha portato alla distruzione della targa apposta dall’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Rosario Olivo in piazza della Libertà nel cuore del Centro storico di Catanzaro. “La comunità che sceglie di onorare la memoria anche dando un segno tangibile e visibile di questa testimonianza – afferma ancor Scalese – comune l’apposizione di una targa, che qualcuno ieri notte ha sentito il bisogno di frantumare in mille pezzi per ferire il cuore della cittadinanza che si ritrova sotto gli stessi valori dell’antifascismo, dell’accoglienza, dell’uguaglianza, della solidarietà che mai quanto in questo momento si presentano come anticorpi alla violenza e alla prepotenza che imperversano seminando guerra. Siamo certi che il sindaco Abramo manterrà in tempi celeri all’impegno di realizzare e apporre una nuova targa, così come ci congratuliamo con le forze dell’ordine che hanno individuato in tempi record, grazie anche al sistema di videosorveglianza, sta identificando gli autori del danneggiamento. La CGIL Area Vasta parteciperà al sit in organizzato per questo pomeriggio nei pressi della targa distrutta”.

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