“Con la legge Liberi di scegliere vogliamo garantire alle nuove generazioni un futuro fatto di giustizia e legalità. Il potere di coercizione esercitato dalle mafie si può stroncare solo  lavorando per il riscatto delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Sono particolarmente lieta del sostegno della società civile intorno a questa proposta, un elemento importante per sensibilizzare ulteriormente tutte le forze politiche su questo tema”. Lo ha detto, intervenendo in video collegamento al dibattito organizzato dall’associazione Biesse con gli studenti dell’Istituto “Europa Unita” di Lissone, la sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci, prima firmataria della proposta di legge.“È doveroso – prosegue – assicurare ai nostri giovani, cresciuti loro malgrado in contesti criminali, una rete di assistenza e protezione. L’esperienza positiva del protocollo  sperimentato dal Tribunale dei minori di Reggio Calabria deve incoraggiare le istituzioni a proseguire lungo questa strada. Per tale ragione ho voluto racchiudere il lavoro del giudice Di Bella in un testo di legge che fornisca una rete di assistenza materiale e psicologica per aiutare i giovani che vogliono dissociarsi dai contesti mafiosi. L’interesse che in tutta Italia si sta registrando su questa proposta di legge deve spronare la politica a colmare un vuoto normativo su un tema così cruciale: garantire la tutela dei minori che scelgono di essere liberi dalle mafie – conclude Nesci – significa investire sul futuro del Paese”.

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