Tra il 6 e il 12 febbraio, grazie al progetto “European civic attitude through social entrepreneurship“, ospitato dalla scuola di Vratsa “The Vocational School of Trade and Catering”, una delegazione dell’Itt Malafarina, composta da 8 studenti, me compresa e quattro professori, si è approcciata al mondo del business europeo. Nel corso del meeting, durato una settimana, la scuola bulgara ha organizzato seminari con professionisti del settore e workshop durante i quali ciascuna delle scuole partner italiane, bulgare, turche e rumene ha presentato quattro business plan di imprese virtuali a carattere sociale. La giovane studentessa dell’Istituto soveratese diretto dal prof. Domenico Agazio servello, Chiara de Franchis racconta: “quando siamo arrivati, a dir la verità mi sentivo un po’spiazzata: come per ogni viaggio ci si confronta con una realtà che non si conosce, ma a fine esperienza si ha la sensazione che sia passato tutto troppo in fretta. A rendere la mobilità magica non è stata solo la presenza di chi ti ha accompagnato, ma anche vivere realtà di cui hai solo sentito parlare, ma che fino ad allora non avevi mai vissuto”. In fondo è questo l’obiettivo primario del programma Erasmus+: vivere e apprendere gli uni dagli altri.

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