Uno degli argomenti di più stringente attualità in ambito economico e politico è certamente quello relativo al “caro energia” e all’aumento delle materie prime. Unanime il grido di allarme di imprenditori, commercianti e privati cittadini che rischiano di non riuscire più a pagare, nel giro di pochi mesi, bollette e servizi. Il Presidente della Repubblica Mattarella, all’interno del suo discorso di insediamento di fronte alle Camere, si è soffermato sull’argomento sottolineando la necessità di prevedere strumenti nuovi e innovativi per far fronte alle nuove sfide che si presentano. Alla luce di quanto sta avvenendo, anche gli enti pubblici risentiranno nel breve/medio termine di questi rincari trovandosi ad affrontare problematiche di non facile soluzione. Se in altri regioni d’Italia probabilmente le amministrazioni riusciranno a far fronte a questa situazione, sono certo che i Comuni della Calabria si troveranno in grave difficoltà. Grazie alla mia lunga esperienza da Sindaco ho imparato a conoscere in profondità le problematicità legate alla stesura dei bilanci per garantire i “servizi utili e essenziali” alla popolazione. All’interno dei Comuni, molti in pre-dissesto, o addirittura in dissesto, si fanno letteralmente “i salti mortali” per far quadrare il bilancio e l’aumento delle bollette, in alcuni casi anche superiore al 50%, potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso. La spesa per garantire il funzionamento di scuole, uffici pubblici, l’illuminazione stradale, trasporto pubblico, depuratori, rappresenta una grossa percentuale nella voce costi dei Comuni. Il Governo nazionale, in maniera lungimirante, dovrebbe cominciare a pianificare un sistema di aiuti mirati, da trasferire per tempo nelle casse delle amministrazioni territoriali. Le interlocuzioni avute con gli amministratori mi fanno credere, infatti, che se non si correrà ai ripari, molti Sindaci si troveranno a breve a dover affrontare delle scelte dolorose, utilizzando, qualora presenti, fondi previsti per altri servizi per far fronte al pagamento delle bollette o al rincaro dell’energia. A rischio ci sono servizi come la cura del verde pubblico e dell’arredo urbano, interventi di riparazione e manutenzione, il trasporto e la mensa scolastica etc.: credo che i nostri territori non possano permettersi un’evenienza del genere.

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