Giovanni Sgrò: la situazione sta diventando insostenibile, la politica dov’è?

Un esempio tra tanti. Da 6.493 euro a 13.971 euro. Stesso periodo di riferimento, stessa utenza, ma con un aumento in bolletta elettrica, da un anno all’altro, di oltre il 115 per cento. In tutta Italia, già da fine 2021, è così per tanti esercizi commerciali e imprese. Tutti impegnati a fronteggiare il caro energia. E non sono solo i costi-luce a preoccupare l’economia nazionale. Anche le spese per gas, carburanti, trasporti e, a cascata, per tutti i consumi più in generale lievitano a dismisura. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La situazione è quella che gli esperti chiamano la “tempesta perfetta”: i prezzi aumentano, le famiglie stringono la cinghia, i margini di guadagno delle aziende diminuiscono e in tanti rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Il grido d’allarme delle associazioni di categoria è un vero e proprio coro di dolore: secondo la Cgia, nel 2022 potrebbero finire in disoccupazione oltre 500mila persone in più rispetto allo scorso anno.

Da Nord a Sud, insomma, la preoccupazione è fortissima tra gli imprenditori. Al caro bollette c’è, poi, da aggiungere l’impennata dell’inflazione: un’azione a tenaglia sugli Italiani, già piegati da due pesantissimi anni di pandemia. Secondo le stime di Assoutenti, il costo sull’economia nel suo complesso sarebbe pari a 100 miliardi di euro di minori consumi da parte delle famiglie per l’anno in corso (sui circa 900 miliardi di euro di consumi totali medi annui a livello nazionale). Il cosiddetto “carrello della spesa” peserà circa 217 euro in più su base annua. In totale, una stangata di 1.200 euro a famiglia media durante il 2022. L’imprenditore calabrese Giovanni Sgrò, titolare di Urban Market Naturium e componente del direttivo Confesercenti di Catanzaro, non ha dubbi: “La situazione sta diventando insostenibile sia per le famiglie che per le imprese. Eppure i nostri parlamentari sembrano totalmente distratti e assenti sul tema”. La politica e il Governo, a questo punto, sono chiamati in causa in prima persona. A loro viene chiesto di assumersi responsabilità, in termini di nuove e più incisive misure strutturali urgenti contro il caro energia.

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