CATANZARO, – “Sono qui con umiltà e gioia, insieme alla consapevolezza della situazione che caratterizza la Diocesi di Catanzaro. Situazione dalla quale adesso sta uscendo, trovando una pagina nuova della sua storia, fatta di sofferenze e sconfitte ma anche di gioia e bellezza. Ora bisogna andare avanti e riprendere il tanto bene che qui sicuramente c’è. Anche perchè la Diocesi di Catanzaro se lo merita”. Lo ha detto l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, nel giorno del suo insediamento nella Diocesi del capoluogo calabrese. Maniago era stato nominato da Papa Francesco nello scorso mese di novembre dopo che il suo predecessore, mons. Vincenzo Bertolone, si era dimesso con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza del mandato. “Da oggi – ha aggiunto mons. Maniago – il territorio della Diocesi di Catanzaro e chi lo amministra possono contare su un cittadino in più come me interessato alle sorti di questo comprensorio”. “La sapienza che caratterizza la nostra dottrina sociale – ha aggiunto il nuovo Arcivescovo di Catanzaro – non può non essere attenta ai temi della giustizia e della legalità. Su questo non ci possono essere sconti. La Chiesa deve fare la sua parte, ma non può sostituirsi certo ad altre istituzioni. Il nostro compito è di alimentare nel cuore delle persone lo spirito del Vangelo, che non può che essere spirito di legalità. Chi sceglie il Vangelo non può fare scelte alternative. E proprio in tema di giustizia e legalità sarei onorato di incontrare il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, che conosco per fama e per il servizio che sta svolgendo per questo territorio”. Mons. Maniago, che compirà 63 anni l’8 febbraio, è originario di Firenze. Il suo ultimo incarico, prima della nomina a Catanzaro, è stato quello di vescovo di Castellaneta (Taranto). (ANSA).

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